La storia di Amer e Raghad: «In fuga dalla Siria ricominciamo a Civitella del Lago»

La famiglia siriana perfettamente integrata nella frazione del comune di Baschi.

La storia di Amer e Raghad: «In fuga dalla Siria ricominciamo a Civitella del Lago»
di Monica Riccio
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Domenica 16 Luglio 2023, 13:23

All'interno del Festival Internazionale dei Diritti Umani che si tiene a Baschi dal 14 al 16 luglio, si parlerà, insieme agli assistenti sociali della Comunità di Sant'Egidio, di corridoi umanitari. Venerdì alle 21:30 in piazza del comune a Baschi, al centro del dibattito ci saranno le voci, i volti, le storie, i suoni dalla Siria. E si parlerà del “modello Baschi” un protocollo messo a punto tra il comune guidato dal sindaco Damiano Bernardini e la Sant'Egidio, protocollo che ha permesso l'arrivo a Baschi, nella frazione di Civitella del Lago di una famiglia siriana.

Amer, 28 anni, e la compagna Raghad, 23 anni, sono fuggiti dalla Siria nel 2013, dopo aver terminati gli studi universitari, per salvarsi dalla guerra e per non dover combattere in una guerra che non hanno mai voluto.

Rifugiatisi in Libano per diverso tempo, hanno vissuto per anni in un campo profughi. A Beirut hanno incontrato il progetto dei corridoi umanitari della Comunità di Sant'Egidio che nel 2021 ha permesso loro di venire in Italia in sicurezza. A marzo 2023 Amer e Raghad, sono arrivati a Civitella del Lago insieme ai loro due figli, Alhassan, 4 anni, e la sorellina Maryam, 2 anni. Il terreno era stato preparato dal comune attraverso l'individuazione di un possibile lavoro sicuro per Amer, la ricerca di una abitazione nel borgo ma soprattutto un lavoro di progettazione, inclusione e informazione della popolazione di Civitella. Oggi Amer ha un contratto di lavoro regolare come lavoratore operaio all'interno della Cooperativa “De Pazzi” che si occupa di agricoltura, e con il suo lavoro è in grado di pagare l'affitto della casa dove vive con la famiglia, le utenze e tutte le spese.

«Non si tratta di assistenzialismo – spiega il sindaco di Baschi – ma di una opportunità che la nostra comunità ha potuto offrire a Amer e alla sua famiglia». Oggi i due ragazzi lavorano e studiano, mentre i due bambini frequentano la scuola, si sono perfettamente integrati, e tutti loro fanno parte a pieno titolo della comunità.

«Un “modello Baschi” che funziona – ha spiegato Francesco Casarelli della Comunità di Sant'Egidio che ha curato ogni aspetto dell'arrivo della famiglia siriana a Civitella – e funziona così bene che lo stiamo per applicare anche al comune di Costacciaro, in provincia di Perugia, dove il sindaco, alle prese con lo spopolamento e l'invecchiamento della popolazione residente aveva bisogno di giovani famiglie disposte a trasferirsi. Stessa situazione nel comune di Alfero, in provincia di Forlì-Cesena, dove accanto ad un insediamento produttivo industriale di livello, il borgo soffre l'invecchiamento della popolazione. Qui arriveranno due famiglie siriane, per le quali è già pronto un contratto di lavoro regolare nell'insediamento industriale».

Amer e Raghad oggi hanno un futuro, a Civitella del Lago, insieme ai loro due bambini, un futuro da ammirare lontano e sentire vicino, come il lago di Corbara che fa da sfondo ai loro sogni e con loro firma la copertina del Festival 2023.

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