Elementi che hanno permesso agli investigatori del commissariato di Assisi, diretti da Francesca Di Luca, di chiudere il cerchio in relazione a quello che viene considerato uno dei vertici dello spaccio nella zona. Fermato fuori da un locale considerato sempre più punto di ritrovo di pregiudicati e gente in cerca di sballo, il ventiseienne albanese è stato portato in commissariato.
Consegna ai poliziotti un pacchetto di sigarette con tre grammi di marijuana dentro, e pensa di averla fatta franca. Ma non sarà così, perchè il tatuaggio alla spalla e i due telefoni che i poliziotti fanno suonare (tutti elementi, il drago e i numeri di telefono, acquisiti nel corso delle indagini) non lasciano dubbi sul fatto che sia proprio lui, il "capo" dello spaccio che stavano cercando.
Nella sua abitazione poi gli agenti troveranno un laboratorio per confezionare la droga, marijuana e cocaina, tanti oggetti elettronici di provenienza sospetta e anche mazze e machete. Oltre a un conquilino con alle spalle precedenti per spaccio. "Giulio" come viene conosciuto nel giro dello spaccio, è stato arrestato. Al suo coinquilino imposto l'obbligo di dimora notturna.
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