Derby, strade chiuse e mercato aperto
Il questore: «Facciamo fare bella figura all'Umbria»

Derby, strade chiuse e mercato aperto Il questore: «Facciamo fare bella figura all'Umbria»
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Giovedì 20 Novembre 2014, 22:35 - Ultimo aggiornamento: 22 Novembre, 13:56
PERUGIA - Dialogo, rispetto per tutte le componenti, occhio di riguardo per una città «che in una delle zone più trafficate e popolose, di sabato pomeriggio e con l’uscita delle scuole non può essere paralizzata per sei ore per una partita di calcio, per quanto sia particolarmente importante» ma anche controlli capillari e tolleranza zero verso chi non rispetta le regole.

Questo, in sostanza, il sistema di misure preso per il derby Perugia-Ternana in programma domani pomeriggio al Curi. Un derby che avrà, inevitabilmente, grosse ripercussioni sulla città e sulla zona di Fontivegge, Madonna Alta, Pian di Massiano e Centova almeno fino al tardo pomeriggio.



«Con i tifosi del Perugia abbiamo intrapreso un percorso di dialogo e confronto dalla scorsa estate, con quelli della Ternana siamo andati a parlare assieme ai colleghi di Terni: è il derby dell’Umbria e vogliamo che la regione faccia una bella figura a livello nazionale, visto anche il momento di difficoltà che sta attraversando» dice il questore Carmelo Gugliotta al termine dell’ultima riunione del Gos, il gruppo operativo sicurezza presieduto dal dirigente di Gabinetto della questura Francesco Barba e che raggruppa forze dell’ordine, vigili del fuoco, le società di calcio interessate all’evento e il servizio di stewarding interno al Curi. «Partiamo da un orgoglio per tutta la città - dice Barba - e cioè che Perugia e il Curi nell’ultimo anno è ai primi posti, prima in Lega pro e ora in B. Ci sono fortissime criticità esterne al Curi per il fatto che quando è stato costruito era quasi in campagna mentre oggi è in una delle zone piu affollate della città e la città ha diritto il sabato alle quindici a vivere le situazioni ordinarie».



LE DISPOSIZIONI. In soldoni significa che viene assicurato il mercato così come la regolare uscita dalle scuole, ma bisognerà fare i conti con un «pezzo di viabilità» interamente chiuso ai perugini nei momenti in cui i ternani arriveranno verso il Curi. Anzitutto, per i tifosi viene raccomandato di non dimenticare il documento di identità per i controlli che verranno fatti all’ingresso dello stadio. Il biglietto non è cedibile, qualsiasi incongruenza fra i dati sul tagliando e quelli sul documento di identità non verrà considerata valida. I cancelli verranno aperti con anticipo, alle 12.30. Il mercato, nella zona nord di piazza Umbria Jazz, dovrà tassativamente chiudere entro mezzogiorno. Verrà lasciata un’ora ai commercianti per liberare tutta la zona.



VIABILITÀ. Quando arriveranno i primi bus dei ternani, intorno alle 13.30, verrà chiuso l’asse di Centova fino allo stadio e quello della via Cortonese fino a Ferro di Cavallo. Verrà mantenuto il doppio senso circolazione zona da Ferro di Cavallo alla bocciofila per arrivare ai parcheggi. La tifoseria perugina ha tutte le vie di acceso eccetto area Centova. «E’ da sottolineare come in questo momento non è un problema di cento biglietti in più o in meno, i tifosi devono arrivare allo stadio e godersi la partita. L’ultima volta, cinque anni fa, fu a porte chiuse. Ci siamo detti, intanto iniziamo con all’incirca mille tifosi ospiti. E’ un cammino, intanto conosciamoci e poi vediamo se ci sono le condizioni per arrivare a un derby senza limitazioni. Abbiamo strumenti nuovi e quello essenziale è che ognuno ha una sua fetta di responsabilità» dicono Gugliotta e il vicario Paolo Sirna.



I gruppi della curva nord esprimono dissenso nei comfronti delle decisioni prese sotto l'aspetto sicurezza e in particolare di limitare l'accesso ai supporter ternani. «La gestione di questo derby è sempre più approsimativa, la delibera della prefettura ha parlato di 850 biglietti, l'unico miglioramento che c'è stato rispetto alle prime notizie è il passare da 700 a 850. Nessuna modifica alle modalità di vendita, solo chi prenota un posto nella carovana autorizzata può avere il biglietto. In pratica non è cambiato nulla. La nostra coreografia rimane in garage, non è solo una questione di numeri, è una questione di modi. E' inaccettabile che nonostante la tessera in tasca non ci sia la libertà di comprare un biglietto e organizzarsi la propria trasferta. Inaccettabile per noi, il fatto che a loro stia bene non ci stupisce, nè ci importa più di tanto. Il nostro derby lo vivremo comunque, ma la coreografia andrebbe sprecata, riempiamo il resto del Curi e diamo la carica ai ragazzi, portiamo sciarpe, maglie bandiere, tutto quello che abbiamo di biancorosso e coloriamo tutto il nostro stadio, sabato è vicino, il derby si respira nell'aria, AVANTI CURVA NORD, AVANTI GRIFONI!»

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