«Eminenza, ci saluti papa Francesco»
Il cardinale Bassetti pranza con i carcerati

«Eminenza, ci saluti papa Francesco» Il cardinale Bassetti pranza con i carcerati
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Lunedì 24 Febbraio 2014, 21:25 - Ultimo aggiornamento: 21:27
PERUGIA - Eminenza, pu portare il saluto dei detenuti di Perugia al Papa?. Certo e lo far anche presto, perch gioved prossimo sar in Vaticano, alla Congregazione per i vescovi, della quale sono membro, ai cui lavori prender parte il Santo Padre. A due giorni dal Concistoro il neo cardinale arcivescovo di Perugia-Citt della Pieve Gualtiero Bassetti ha fatto visita alla Casa Circondariale in localit Capanne varcando con la sua auto il cancello principale poco dopo le 10 di oggi, intrattenendosi per quasi quattro ore e consumando il pranzo nella mensa interna.



Ad accoglierlo il direttore, Bernardina Di Mario, e il comandante della polizia penitenziaria, Fulvio Brillo. Dopo l'incontro con il personale, il porporato, accompagnato dai cappellani don Cesare Piazzoli e don Saulo Scarabattoli e da un nutrito gruppo di volontari dell'Associazione perugina di volontariato (Apv) promossa dalla Caritas diocesana, ha incontrato i detenuti e poi le detenute. Salutando personalmente ognuno di loro, sottolinea la diocesi in una nota.



«Ciascuno ha avuto una parola da dirmi - ha commentato il cardinale Bassetti - e questo è il cuore della vita di queste persone che vivono un'immensa sofferenza interiore. Come vescovo ho una 'grande famiglià da seguire e voi - ha aggiunto rivolgendosi ai detenuti - siete al suo primo posto».



Un altro giovane detenuto gli ha chiesto la confessione dei peccati ed un altro ancora, di religione musulmana, gli ha detto: «c'è un solo Dio che ci accomuna tutti». Una detenuta ha poi salutato il cardinale dicendogli di avere conosciuto la fede. «E oggi sono più in pace con me stessa e ho imparato a volermi bene». Un'altra gli ha poi consegnato un piccolo dono-ricordo dell'incontro a nome delle detenute presenti con scritto «salire di più, per servire di più con la stessa preghiera - Le ristrette del nuovo Complesso di Capanne Perugia». Al porporato è stato anche consegnato un biglietto con scritto «ci dà la vita e la forza e tanta fede dentro di noi e il suo spirito aiuta la nostra speranza». E un'altra ancora ha voluto regalargli una piccola coroncina del Rosario con un bigliettino con scritto «Essere legati tra noi e con Maria».



I detenuti e le detenute hanno chiesto al cardinale di aiutarli. «Tutto l'aiuto - la sue risposta - con la mia preghiera e con l'affetto. Hanno bisogno di tanta umanità e si sono avvicinati per salutarmi, ma anche per dirmi una parola all'orecchio, farmi partecipe di quello che avevano dentro e qualcuno anche il pentimento. È stato un momento di grande verità».



La direttrice Di Mario ha sottolineato come la scelta del carcere come prima tappa delle visite pastorali da cardinale «non è casuale, testimoniando l'attenzione che vuole riservarci, affinchè i principi di giustizia, carità, dignità e solidarietà, trovino effettiva e concreta attuazione fuori e dentro il carcere».
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