Più di cinque infortuni sul lavoro ogni giorno nella sola provincia di Terni. E' la media dei casi che sono stati denunciati nei primi dieci mesi del 2021. Sono i dati impressionati emersi nel corso dell'incontro al Teatro Secci dal titolo 'Prendiamo a cuore la sicurezza', voluto fortemente dalla Uiltec Umbria per affrontare un problema che interessa tragicamente la nostra regione, tra le prime in Italia per numero di morti e infortuni sul lavoro.
Dai dati snocciolati da Gennaro Cancellaro della direzione regionale Inail Umbria emerge un preoccupante aumento del 19,8% degli infortuni sul lavoro a Terni da gennaio a ottobre 2021 rispetto allo stesso periodo di un anno fa.
In sala anche il segretario generale Uiltec Paolo Pirani, la senatrice Valeria Alessandrini, il sindaco di Terni Leonardo Latini ed il sindaco di Narni Francesco De Rebotti. «Parliamo di sicurezza mettendo insieme soggetti diversi - ha detto Doriana Gramaccioni, segretaria provinciale Uiltec - ci sono sindacati, aziende del territorio, istituzioni, scuole, l'Inail ed il Progetto Vita. Un paese civile non si può permettere tutti questi morti. Le leggi ci sono ma non bastano, bisogna fare qualcosa di più: informare, formare e dialogare per costruire un vero patto sulla sicurezza. Si va a lavorare per portare a casa uno stipendio e non per morire. Una commessa non vale una vita».
Per Marcello Luciani, presidente regionale Anmil Marche: «La ripresa economica e del lavoro ha portato a fare piuttosto che pensare alla sicurezza. Il dramma è la formazione che non viene fatta nelle aziende. Questa è la piaga che affligge tutto il paese. C'è bisogno di formazione, di cultura della sicurezza che deve partire soprattutto dalle scuole». In sala anche gli studenti. Dice Claudio Betti, presidente territoriale Anmil Roma: «Da più di vent'anni andiamo nelle scuole per parlare di sicurezza. Così i lavoratori e gli imprenditori del futuro andrano nei luoghi di lavoro con un'altra mentalità e maggiore attenzione».