Castel Ritaldi, è rivolta per la chiusura del Ponte

I lavori della Provincia lungo la Tuderte rischiano di dividere in due il territorio: petizione per il senso unico alternato

Castel Ritaldi, è rivolta per la chiusura del Ponte
di Ilaria Bosi
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Lunedì 29 Maggio 2023, 10:26 - Ultimo aggiornamento: 10:32

CASTEL RITALDI Comunità in rivolta per l’annunciata chiusura del Ponte della Bruna, lungo la provinciale Tuderte: un intervento destinato a tagliare in due il territorio, rischiando dicreare gravi contraccolpi e danni incalcolabili. È una vicenda al limite del grottesco quella che rimbalza da Castel Ritaldi, dove la prossima «chiusura totale del Ponte, per almeno due mesi» sarebbe stata decisa dalla Provincia, a quanto pare all’insaputa del Comune. A rendere necessaria la chiusura, che non sarebbe stata in alcun modo concertata con il territorio, è la necessità di effettuare alcuni interventi di messa in sicurezza dell’infrastruttura. Un intervento che, così come si prospetta, avrà riflessi pesantissimi sulla viabilità: la Tuderte, oltre ad attraversare l’abitato di La Bruna ed essere l’arteria principale che attraversa Castel Ritaldi, è una strada di collegamento molto trafficata, che unisce diversi Comuni. E molte delle attività economiche che si trovano nella zona della Bruna fungono da riferimento per un’ampia fetta di territorio.

A Castel Ritaldi, ieri mattina, è stata avviata una raccolta di firme, finalizzata a chiedere alla Provincia di riconsiderare l’intervento, prevedendo un senso unico alternato e non la chiusura totale. A promuovere l’iniziativa – indirizzata alla presidente della Provincia Stefania Proietti e al consigliere delegato alla viabilità Moreno Landrini - sono stati i consiglieri del gruppo diminoranza «Siamo Castel Ritaldi». Dalla petizione si evince anche la volontà della Provincia di attenuare i disagi installando un ponte pedonale sul torrente Tatarena: eventualità che, se confermata, si rivelerebbe «un palliativo minimo e trascurabile».

Nella lettera che accompagna la raccolta di firme, i promotori evidenziano: «I disagi creati ai cittadini, non solo residenti nel Comune di Castel Ritaldi, negli spostamenti da e per Spoleto, ma anche e soprattutto nei piccoli spostamenti locali per raggiungere medico di famiglia, servizi sanitari, farmacia, uffici comunali, poste, attività commerciali e altri servizi indispensabili per l’intera comunità, saranno enormi. Come gravi saranno le ripercussioni economiche su aziende,artigiani e partite iva, già in affanno». La scelta del periodo estivo (i lavori dovrebbero iniziare fra un paio di settimane), inoltre, viene considerata come ulteriormente penalizzante per le attività del territorio. Altro aspetto che fa discutere e sconcerta: possibile che l’amministrazione comunale non fosse stata messa al corrente della tipologia di intervento e delle misure studiate in tema di viabilità? Così pare. «Nei giorni scorsi – è scritto nel post pubblicato ieri sulla pagina social del Comune – abbiamo anche noi appreso della chiusura totale del ponte della Bruna e stiamo colloquiando con la Provincia sul da farsi riguardo le modalità e soluzioni. Siamo vicini alle nostre attività e ci stiamo adoperando per trovare una soluzione che corrisponda all’interesse di tutta la cittadinanza». E ancora: «Siamo venuti a conoscenza dell’inizio dei lavori qualche giorno fa. Ben vengano tutte le opere che rientrano nella programmazione provinciale, ma riteniamo che le tempistiche e le modalità debbano essere condivise con noi per non creare disagi alterritorio». Si attendono chiarimenti dalla Provincia.

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