Torna la guerra sul consorzio Tevere-Nera: proposta di legge in Regione per far passare le competenze all'Agenzia della Forestazione

Per gli abolizionisti parla Venturi: "Speriamo che sia davvero la volta buona, noi intanto promuoveremo iniziative sul territorio".

Torna la guerra sul consorzio Tevere-Nera: proposta di legge in Regione per far passare le competenze all'Agenzia della Forestazione
di Paolo Grassi
2 Minuti di Lettura
Mercoledì 12 Luglio 2023, 20:34

Trasferire tutte le competenze in materia di tutela idrogeologica di tutti i territori dell'Umbria all'Agenzia regionale per la forestazione. Comprese quelle nei territori dove ci sono i consorzi di bonifica, ai quali tale compito, ad oggi assegnato loro dalle normative vigenti, verrebbe tolto. Arriva la proposta di legge, in Regione. Il consigliere Daniele Nicchi, leghista, ne è il firmatario ed è pronto ad avanzarla. Lui che, da sindaco di Attigliano, aveva più volte appoggiato la lunga battaglia di chi chiedeva di togliere la tassa di bonifica negli urbani e di lasciare le competenze sulla tutela idrogeologica dei territori alla fiscalità generale. Questa proposta, infatti, vuole andare proprio in quella direzione. Una proposta salutata in maniera positiva dal comitato antitassa nato a Terni all'inizio degli ani Duemila, per chiedere l'annullamento delle cartelle che il Consorzio di bonifica Tevere-Nera chiede anche ai territori urbani di Terni e di Narni. Una battaglia da sempre portata avanti dal comitato in quanto lo stesso considera questa tassa superflua, sostenendo che gran parte dei proprietari di case e terreni di tutto l'urbano di Terni e Narni sarebbero costretti a pagare ogni anno la bonifica pur non avendo alcun beneficio diretto dall'opera del consorzio. «Speriamo che sia davvero la volta buona - dice Leo Venturi per conto del comitato antitassa - e deve essere l’occasione per superare l’odioso balzello che colpisce in particolare i cittadini ternani proprietari di immobili, abitazioni, garage, negozi, attività produttive e altri immobili, costretti a versare ogni anno al consorzio circa due milioni di euro, balzello sconosciuto alla stragrande maggioranza degli umbri». Il comitato, ora, è pronto a tornare alla carica e a promuovere imminenti iniziative pubbliche nel territorio in cui ha competenza in Consorzio Tevere-Nera. «Dopo anni di battaglie, petizioni, ricorsi, proposte di modifica della legge regionale - aggiunge Venturi - siamo alla vigilia di un nuovo percorso che costringerà l’assise regionale ad affrontare questo problema. Ogni consigliere dovrà esprimersi nel merito e assumersi la responsabilità di mantenere o meno un balzello che colpisce una parte degli umbri o affermare i principi dell’equità e della pari dignità fra tutti i cittadini della nostra regione».

© RIPRODUZIONE RISERVATA