Treni, la rete ex Fcu sempre più vicina ad Rfi

Catiuscia Marini sui binati ex Fcu
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Venerdì 15 Dicembre 2017, 22:04
PERUGIA - Il «vero obiettivo» della nuova rete ferroviaria regionale, quando sarà completato il lavoro di ammodernamento e potenziamento da San Sepolcro-Città di Castello a Terni entro la fine dell'estate, è quello di farla diventare parte integrante di quella nazionale, portandola agli stessi standard tecnologici. Su questo punto si è focalizzato l'incontro per la firma dell'accordo fra Regione Umbria, Umbria Tpl e Mobilità e Rfi-Rete Ferroviaria Italiana in merito all'avvio del trasferimento della gestione dell'infrastruttura ferroviaria regionale umbra a Rfi.
A sottoscriverlo, venerdì, sono stati la presidente della Regione Catiuscia Marini, il coordinatore responsabile di 
Umbria Tpl e Mobilità Pasquale Pasquini e per Rfi l'amministratore delegato e direttore generale Maurizio Gentile. «Con questa intesa - ha sottolineato la Marini - siamo tra le prime regioni italiane che portano una ferrovia regionale dentro la rete nazionale di Rfi, per un sistema unico, integrato e interconnesso». L'accordo è stato reso possibile dalla norma approvata ad aprile 2017 (convertita in legge a giugno) che consente alle Regioni e ai gestori delle linee regionali, la possibilità di concludere accordi e di stipulare contratti con Rfi per la realizzazione di interventi sulle proprie linee, ossia per il subentro nella loro gestione. «L'operazione che stiamo portando avanti qui in 
Umbria, dopo una lunga fase di discussione ma molto collaborativa, si inquadra quindi in una strategia più complessa» ha affermato Gentile che poi ha ricordato che oltre all'Umbria, al momento, «un protocollo identico sta per essere firmato con l'Emilia Romagna e sono in corso altri progetti con regioni come Lazio e Piemonte». Le linee interessate dall'accordo, che prevede anche il passaggio dei dipendenti da Umbria Tpl e Mobilità a Rete Ferroviaria Italiana, sono la Sansepolcro-Umbertide e la Umbertide-Terni, con la diramazione Perugia Ponte San Giovanni-
Perugia Sant'Anna, insieme a tutte le stazioni e gli immobili necessari alla loro gestione. La rete di Umbria Tpl e Mobilità è già connessa all'infrastruttura ferroviaria nazionale gestita da Rfi attraverso le stazioni di Perugia Ponte San Giovanni e Terni.
Per l'ex Fcu, non si parla solo di rifacimento dei binari e delle rotaie, ma anche di interventi con tecnologie per la sicurezza che permetteranno di acquisire tutti gli standard internazionali. Il finanziamento totale al momento previsto è di 63 milioni di euro (51 per i lavori di ammodernamento sulla rete Rfi e i restanti per gli interventi in tecnologia). Il primo lotto di lavori, quelli che interessano la tratta Umbertide-Città di Castello, sarà completato entro aprile, poi inizierà il secondo (Ponte Felcino-Ponte San Giovanni) e infine il terzo per Todi-Massa Martana. La riapertura dell'infrastruttura per l'esercizio commerciale dei treni è prevista per l'avvio dell'anno scolastico 2018/2019. I lavori proseguiranno poi nel 2019 e 2020, a rete aperta, per l'adeguamento tecnologico. Ulteriori lavori - è stato poi rimarcato - riguardano la diramazione Perugia Ponte San Giovanni-Perugia Sant'Anna, per la quale è prevista anche la rielettrificazione, al termine dei quali tutta la linea sarà percorribile da treni a trazione elettrica. 
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