Ternana e Salim Diakite. Una storia finita. Interrotta nel modo più brusco. E' rottura tra lui e la piazza, dopo le parole del direttore sportivo Stefano Capozucca nel dopopartita col Cittadella. Il giocatore era in panchina e tutti pensavano fosse stato ceduto. Capozucca ha spiegato: «Non lo abbiamo dato al Palermo, ma si è rifiutato di giocare. Lui vuole andare via». Il Palermo, ora, l'offerta giusta l'ha fatta e l'intesa l'ha trovata. Diakite andrà lì, per quattro anni di contratto. La Ternana, per il francese, ormai è il passato. Si lascia probabilmente non nel modo migliore, dopo uno scontro frontale e uno sfogo emotivo che gli sono costati la frattura. E va via pure con le critiche dei tifosi, indispettiti parecchio dal fatto che lui non sia sceso in campo.
All'antistadio Taddei, alla ripresa degli allenamenti, spicca subito tra i tanti tifosi sugli spalti proprio la sua assenza in campo. C'è chi pensa che lo abbiano venduto, chi ipotizza provvedimenti disciplinari. C'è anche il presidente Nicola Guida, che prima di andare via si intrattiene un attimo con i cronisti e chiarisce alcune cose.
Durante gli allenamenti, qualche tifoso scorge proprio Diakite uscito per un attimo all'aperto. Qualcuno si sposta per contestarlo e ci scappa qualche colorito invito ad andarsene presto. Il difensore si volta e alcuni tifosi si avvicinino a lui. Ci scambiano pure un paio di battute. A loro, come questi stessi sportivi raccontano, ha spiegato quanto successo prima della partita. «Lui ci ha detto - raccontano - di aver riferito al mister (Roberto Breda, ndr) che non si sentiva nella giusta condizione mentale per giocare». Ma ormai, l'idillio è rotto. Stavolta, per sempre. E pensare, che solo pochi giorni fa i tifosi speravano che non se ne andasse, vedendo in una sua eventuale cessione un sinonimo di smobilitazione dell'organico di proprietà da parte della società. E' bastata la dichiarazione di Capozucca a fare loro cambiare idea, tanto che ora sperano che la Ternana lo mandi via presto. Così avverrà. In modo, a questo punto, indolore. Per tutti. Anche per la società che non avrà più critiche da questa operazione. E anche per il giocatore, visto che ormai lui sembrava propenso ad andare via. Hitchcock avrebbe potuto trarre da tutta questa storia persino un'ispirazione, per il romanzo di un delitto perfetto.