Condannato a due anni di carcere (pena non sospesa) nel processo con rito abbreviato un uomo di 33 anni accusato di «aver costretto» una ragazzina quattordicenne «a subire atti sessuali». Nei suoi confronti il pm che lo accusa di violenza aggravata aveva sollecitato una condanna a quattro anni di reclusione. I fatti sono avvenuti a fine maggio in un paese della provincia di Perugia.
Stando a quanto ricostruito dalla Procura del capoluogo umbro «l’ha bloccata contro un muro e l’ha costretta a subìre palpeggiamenti sul seno e sui fianchi, baciandola sulla bocca». La minore ha deposto nel corso di un'audizione protetta durante la quale ha raccontato agli investigatori che una domenica pomeriggio, poco lontano dalla piazza del paese, si era accorta che un uomo le mandava dei baci invitandola ad appartarsi con lui: «Ho notato un ragazzo che mi faceva i versi, nel senso che mi mandava i baci, mi sorrideva e mi faceva cenno di seguirlo dietro al circolo dove si trova un magazzino.