«Non entrate in Chiesa, convertitevi all'Islam». Inneggiava all'Isis: espulso

Un'espulsione dall'aeroporto di Sant'Egidio (FOTO ARCHIVIO)
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Domenica 24 Settembre 2017, 18:57
PERUGIA - Lo avevano segnalato fuori del santuario di Madonna dei Bagni, tra Perugia e Deruta, mentre invitava i passanti a non entrare in chiesa e convertirsi all'Islam, dicendo anche che sarebbe andato a Roma a parlare con il Papa. Nelle ultime ore quell'uomo, un giovane albanese, è stato espulso «con un provvedimento firmato dal ministro dell'interno, Marco Minniti per motivi di sicurezza dello Stato. Con questo rimpatrio, il 77° del 2017, sono 209 le espulsioni di soggetti gravitanti in ambienti dell'estremismo religioso eseguite con accompagnamento nel proprio Paese, dal gennaio 2015 ad oggi» fa sapere il Viminale in una nota.

Il giovane albanese, residente a Riccione, aveva inneggiato all'autoproclamato stato islamico durante il suo arresto,
avvenuto nel settembre 2016 da parte dei carabinieri per i reati di violenza e resistenza a pubblico ufficiale. Così in una nota il Viminale. «Nel carcere di Rimini, da subito ha manifestato disturbi della personalità caratterizzati da deliri religiosi, rifiutando il fotosegnalamento perchè "è vietato da Allah dare le proprie impronte agli infedeli" - si legge nel comunicato -. Agli arresti domiciliari dall'ottobre 2016 presso l'abitazione dei genitori a Riccione, nel febbraio 2017 è stato rintracciato dai militari dell'Arma a Deruta (PG) nei pressi del Santuario Madonna dei Bagni, mentre invitava i passanti a non entrare in chiesa e a convertirsi all'islam, dicendo che si sarebbe recato a Roma per parlare con il Santo Padre. Durante la detenzione, il cittadino albanese ha continuato a manifestare una ossessiva attrazione per la sfera religiosa. Da ulteriori verifiche investigative sono inoltre emersi contatti con un noto esponente di un luogo di culto, contiguo ad ambienti dell'estremismo islamico, che ha verosimilmente contribuito alla sua radicalizzazione. Dopo la sua scarcerazione, avvenuta ieri, 23 settembre 2017, il cittadino albanese è stato rimpatriato, con accompagnamento nel suo Paese , con un volo decollato da Bologna e diretto a Tirana, in esecuzione del decreto emesso dal Ministro dell'Interno per motivi di sicurezza dello Stato».
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