Terni: strage sfiorata
Inseguiti dalla polizia sbandano e investono auto
con madre e figlia a bordo

Terni: strage sfiorata Inseguiti dalla polizia sbandano e investono auto con madre e figlia a bordo
di Nicoletta Gigli
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Giovedì 22 Giugno 2017, 18:20 - Ultimo aggiornamento: 23 Giugno, 14:20
Terni «Sono stati momenti terribili. Scene che non avrei mai immaginato di vedere qui, in pieno centro. E’ andata bene, potevano fare una strage. E’ un miracolo che in quel momento non ci fossero pedoni proprio lì». Michela è ancora sconvolta. Era al lavoro al bar Dani di via Curio Dentato ed è una dei testimoni oculari del far west andato in scena alle cinque del pomeriggio. Protagonisti due ragazzi, in fuga con una jeep rubata a Rieti, che scappavano a folle velocità inseguiti dalla volante. Una mamma e suo figlio in tenera età, che erano nell’auto travolta dalla Mitsubishi Pajero, hanno rischiato la vita ed è solo un miracolo che se la siano cavata con lievi contusioni. Tutto comincia alle 16. Da Rieti arriva la richiesta di aiuto per fermare l’auto rubata da due ragazzi ad un costruttore del posto. E’ lui il primo a mettersi all’inseguimento dei ladri e a chiamare al telefonino il dirigente della Volante, Enrico Aragona, per anni in servizio a Rieti. La jeep, che viaggia a 180 chilometri l’ora, viene intercettata sulla Valnerina e la volante si mette ad inseguirla. I momenti più delicati da gestire arrivano quando l’auto in fuga raggiunge la città. I due non tolgono mai il piede dall’acceleratore, braccati dalle pattuglie della polizia a sirene spiegate. Percorrono a folle velocità viale Brin, poi imboccano via porta della Spoletina, accanto alle ex officine Bosco. Lanciati a 150 attraversano via Curio Dentato diretti in via Tre Monumenti. E’ qui che travolgono la Peugeot 307 condotta da una donna ternana. Accanto c’è il figlio di quattro anni. Dopo il terribile impatto la jeep è una bomba impazzita che si imbarca, si ribalta su un fianco e finisce la sua folle corsa contro altre tre vetture in sosta lungo via Tre Monumenti, di fronte al bar. Due forti boati dovuti all’esplosione delle gomme fa ipotizzare che, per fermare i ladri in fuga, c’è stata una sparatoria, ma questa circostanza viene smentita dalla polizia. La volante blocca i due ladri: uno è ferito e viene portato in ospedale, l’altro viene caricato sull’auto della polizia ma in questura dice di sentirsi male e anche per lui scatta il ricovero in ospedale. Al “Santa Maria” in osservazione anche la donna e suo figlio, salvi per miracolo da un incidente che sarà impossibile dimenticare. Le loro condizioni per fortuna non sono gravi. «Si è rischiata una strage» dirà a tarda sera il dirigente, Aragona. I due reatini arrestati, 30 anni, pregiudicati e tossicodipendenti, piantonati in ospedale, non hanno i documenti e rifiutano di fornire le generalità ma sono vecchie conoscenze. Pare siano destinatari di misure di prevenzione ancora in vigore. Dovranno rispondere di furto aggravato, resistenza e lesioni. Per ore la municipale sarà impegnata nei rilievi in via Curio Dentato. Sotto gli occhi sconvolti di chi c’era e dei tanti curiosi arrivati sul posto

 
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