«Ritengo - prosegue Narciso - che per la nostra città il tema sia estremamente importante non solo perché interessa migliaia e migliaia di cittadini lavoratori e studenti che abitualmente, per ragioni di vita, di studio e di lavoro, utilizzano la rete ferroviaria ma soprattutto perchè facilitare il trasporto ferroviario ed investire su di esso rappresenta crescita e sviluppo ma soprattutto significa avere un ruolo fondamentale anche nelle scelte localizzative».
«In sintesi significa ampliare le prospettive della nostra città e soprattutto farlo in una chiave di sviluppo green.
Le scelte, che sono ancora da compiere, da parte dei decisori, ma che per me erano già logiche ed opportune due anni fa per l’intera Umbria, individuano la stazione ferroviaria di Terni come la “naturale porta d’accesso per l’Umbria" la stazione più importante dell'Italia Centrale, dopo Roma ed Orte, perchè al nodo ferroviario di Terni afferiscono ben tre linee ferroviarie: la linea nazionale dorsale/trasversale Roma-Orte-Falconara-Ancona; la linea Terni–Rieti-L'Aquila-Sulmona; la linea ex Fcu Terni-Todi-Perugia-Umbertide-San Sepolcro».
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