Terni Festival lancia la sfida:
«Twittate per vincere i biglietti»

Terni Festival lancia la sfida: «Twittate per vincere i biglietti»
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Mercoledì 18 Settembre 2013, 21:06 - Ultimo aggiornamento: 21:07
TERNI - Il TerniFestival regala biglietti gratis, ma per averli in tasca si dovr passare per Twitter, il social network pi sbrigativo che esista in fatto di comunicazione. «Da quest'anno - fanno sapere gli organizzatori - il Terni Festival introduce i Tweet Seats ossia posti gratuiti per coloro che, tablet o smartphone alla mano, racconteranno in 140 caratteri le sensazioni e le emozioni trasmesse dalle performance in programma in questa ottava edizione ormai alle porte». Insomma, raccontare una performance di teatro contemporaneo a colpi di cinguettii per poter vincere un biglietto gratuito. La sfida è lanciata, ma non è aperta a tutti come ci tengono a precisare gli organizzatori: «Condizione imprescindibile è avere un account Twitter attivo con almeno 50 follower, almeno 1 tweet pubblicato nell'ultimo mese e più di 30 tweet pubblicati in totale».



IL PROGRAMMA

Intanto, il festival alza il sipari all’insegna del tutto esaurito per lo spettacolo «L’America dentro» della perugina Carolina Balucani (questa sera ore 20.45 allo Studio 1 del Caos di Terni in Viale Campofregoso). Spettacolo che andrà in replica sempre questa sera alle 22 (studio 1). Il lavoro della Balucani che inaugurerà l'ottava edizione del festival è diviso in due atti, racconti di creature border line, possibili personaggi contemporanei, accomunati dalla paura e dal desiderio di andare al di là del loro personale confine. Il primo atto, “Interno di una casa di bamboccione”, vede una donna di 30 anni nella sua stanza, la stessa da quando era bambina, rifugio di un’esistenza in solitudine, ma anche il punto di partenza per irreali viaggi nel tempo e nello spazio. Il secondo atto, “C'eravamo abbastanza amati”, racconta di due ragazzi americani che si sono amati e si rincontrano un giorno sulla Striscia di Gaza. Un’esperienza di separazione ambientata nel luogo di ogni separazione
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