Da tecnico sconosciuto a idolo dei tifosi
fino alla doccia gelata dell'esonero

Da tecnico sconosciuto a idolo dei tifosi fino alla doccia gelata dell'esonero
di Paolo Grassi
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Giovedì 2 Gennaio 2014, 15:59 - Ultimo aggiornamento: 16:08
TERNI Domenico Toscano. Il nome salta fuori a sorpresa a giugno 2011. La Ternana viene dalla retrocessione in Seconda divisione, poi annullata dal ripescaggio. Il presidente Francesco Zadotti ed il direttore sportivo Vittorio Cozzella cercano l'allenatore ed i giocatori giusti per risvegliare un entusiasmo oramai spento. E così, mentre i nomi più in voga sono quelli di Ezio Lino Capuano e di Arcangelo Sciannimanico, ecco la sorpresa. Arriva Toscano. Sin dal giorno in cui si presenta, parla chiaro: «Voglio uncalcio che riavvicini i tifosi alla squadra». Con quale ricetta? «Lavoro e umiltà ». Toscano si cala subito nella mentalità della città operaia. Chiede una squadra «d'acciaio». Ciò gli procura subito le simpatie dei tifosi.



La Ternana di Toscano va subito forte. Riesce a riportare i tifosi allo stadio, ma fa pure di più. Domina il campionato, sebbene con un organico non tra i favoriti. Emblematico lo scontro al Liberati contro l'avversario diretto Taranto, davanti a 12 mila spettatori. Missione compiuta, almeno la prima, quella di riportare i ternani allo stadio. La seconda missione compiuta arriva con la promozione in serie B. la Terni rossoverde esulta e ringrazia Toscano. Tra i tifosi ed il tecnico calabrese, il legameè ormai forte. Molti lo fermano per fargli i complimenti e gli dicono di rivedere in lui Corrado Viciani, che portò la Ternana in serie A. Come tutti i suoi giocatori, ha il contratto in scadenza a giugno.



Rinnova per due anni. Allenerà le Fere anche in serie B. Nella cadetteria la Ternana, con l'ossatura della squadra dell'anno prima integrata da alcuni nuovi innesti, ha un avvio difficile: tre partite e tre sconfitte. Toscano, però, non si perde d'animo. Lavora con i suoi e la sua Ternana prende le misure alla serie B. Ne viene fuori una serie positiva con sette risultati utili e quattro vittorie. Ma sarà uncampionato difficile, anche per colpa di tanti infortuni. La Ternana, però, si difende bene e si prende i favori degli addetti ai lavori.



Per il secondo anno in B, si cerca di puntare più in alto. Ma sarà la mossa che gli costerà cara. Si cerca di allestire un organico competitivo e di qualità, che però si dimostra non facile da amalgamare. Il lavoro è lo stesso di sempre,mai risultati non arrivano. Vengono fuori i primi mugugni. Si parla di tensioni con il direttore sportivo Cozzella. Quest'ultimo lo critica dopo la partita di Cesena per le scelte fatte e riguardo ad un eventuale esonero risponde: «decideremo quando sarà il momento».



Pochi giorni prima dell'esonero (quello vero) ammetterà pure i contatti con altri allenatori.
Su Toscano cala pure la freddezza del presidente Zadotti (emblematico, ad esempio, che prima dell’esonero definisca «schifosa» la classifica giustificare l’idea di chi puntava in alto; mentre una volta esonerato Toscano corregga il tiro ammettendo che «le ambizioni iniziali non ci sono più», come a puntare ad una salvezza che ad oggi sarebbe a portata pure con quanto fatto fin qui dall’ex tecnico). L'esonero arriva mentre Toscano è a Parigi con la famiglia. Impossibile rintracciarlo anche per un commento a caldo. Lascia dopo due anni e mezzo, 108 panchine, 39 successi, 40 pareggi, 29 sconfitte. Terzo allenatore più presente con le Fere, dopo Viciani e Claudio Tobia
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