Timbravano il cartellino, qualcuno anche per i colleghi, all'entrata al lavoro, poi però si assentavano per l'intera mattinata o per tutto l'orario previsto, anche con l'auto di servizio, spesso per trattenersi al bar, fare la spesa o altre commissioni personali: è con questa accusa che sette dipendenti del Comune di Stroncone, tutti operai appartenenti all'autoparco dell'ente tra i 37 e i 62 anni, sono finiti agli arresti domiciliari in un'indagine dei carabinieri.
Truffa aggravata continuata in concorso il reato contestato ai sette nell'ordinanza di custodia cautelare disposta dal gip Maurizio Santoloci. L'indagine è partita dopo un esposto-denuncia presentato, nell'ottobre scorso, dal sindaco di Stroncone Alberto Falcini.
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