Ma come mai si è arrivati a tanto, sospensione e attività obbligatorie ? La decisione è stata presa all'unanimità, tutti d'accordo compresi i rappresentati degli studenti e dei genitori, dal consiglio di classe perché a scuola si è scoppiata una lite furiosa tra tre studentesse in cui sono volate parole grosse. E' stato l'acmè di una situazione che si trascinava da giorni. Tensioni, rapporti difficili tra gli studenti. Due delle ragazze coinvolte sono italiane e la terza viene dal Marocco. A scatenare il putiferio sembra che sia stato un messaggio su Whatsupp in cui si leggeva: io sono razzista. Il giorno dopo la ragazza straniera ha chiesto spiegazioni su quella presa di posizione alla sua compagna di classe. Non c'è stato però un civile chiarimento ma è scoppiata una lite che ha coinvolto anche altri ragazzi della classe. Una brutta storia in cui a mancare totalmente, da parte di tutti, è stata la disponibilità verso l'altro, la condivisione, la voglia di capirsi anche se si proviene da mondi e culture diverse.
Essere giovani, ragazze della stessa età non è servito, non è stato d'aiuto. Per nessuno. La storia non è rimasta chiusa tra le mura scolastiche ha avuto ripercussioni anche nelle famiglie, sia quelle delle ragazze direttamente coinvolte che le altre. E qui la situazione si è complicata. Il collegio dei docenti, vista la tensione che si respirava tra ragazzi, ha pensato di indire un consiglio di classe straordinario. Molto animato anche perché hanno partecipato i familiari delle ragazze coinvolte nella lite. «La scuola deve essere super partes e dare dei messaggi di civiltà importanti. Inutile cercare le colpe. Anche le famiglie dovrebbero impegnarsi per calmare gli animi in modo tale da creare un clima disteso. Il pericolo è quello di innestare situazioni che poi sfuggono di mano e non si possono più controllare. E diventano pericolose. Io non credo che c'entri il razzismo, per niente, è piuttosto il segnale di un disagio nel tessere rapporti con i coetanei. Per questo bisogna essere compatti e sereni. Da adulti dobbiamo dare un segnale di equilibrio», dice Giuseppe Metastasio preside dell'alberghiero Casagrande.
Il consiglio di classe ha deciso di non far passare sottogamba il comportamento delle ragazze coinvolte nella lite ed ha stabilito di sospenderle.
Una presa di posizione forte, come raramente avviene. «La ragazza che ha la sospensione più lunga, tre giorni, deve filare dritta perché non le sarà concesso nessuno sgarro», aggiunge il preside. La gravità della sospensione è stata adeguata al comportamento: tre giorni a chi si è comportato peggio di tutti, due giorni ed un giorno alle altre due.
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