I Draghi hanno provato a reagire, anche se avevano già perso Michele Lausi, sfortunatissimo quest’anno, per l’ennesimo infortunio al naso. Ma subito dopo è arrivato il colpo del KO, su un’ingenuità, un fuori gioco punito giustamente dall’arbitro e con la punizione giocata rapidamente da Cecina, in grado così di mandare un proprio giocatore a schiacciare in mezzo ai pali.
Il primo tempo si è chiuso con Terni sotto per 22 a 3. Nella ripresa l’andamento del match non è cambiato con i rossoverdi piuttosto disuniti più propensi a puntare sulle individualità che sul collettivo e i toscani, invece, pronti a punirli con un gioco duro e a tratti cattivo, sfruttando i molti errori commessi dai ragazzi di Antonini e la loro maggiore prestanza fisica. In positivo le due mete realizzate entrambe da Emilio Petrucci, la prima dopo una lunga fuga e tocchi al piede e la seconda di forza sulla fascia destra del campo.
Punti utili per il tabellino, ma non per la classifica in una giornata importante e con un avversario che invece poteva essere alla portata dei rossoverdi. «Occorrerà ancora tanta forza e tanto cuore per andare avanti – dice il presidente Alessandro Betti – e mi auguro che i ragazzi non perdano mai la capacità di crescere come collettivo e come squadra, come hanno saputo fare finora».
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