Terni, piano di mini-sfollamento dei detenuti e più personale: gli impegni del provveditore D'Andria

Terni, piano di mini-sfollamento dei detenuti e più personale: gli impegni del provveditore D'Andria
di Nicoletta Gigli
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Martedì 20 Giugno 2023, 00:30

TERNI -  Piena disponibilità a decongestionare la popolazione ristretta a Sabbione con un piano di mini sfollamento di una venticinquina di detenuti della media sicurezza. Con un occhio attento ai detenuti più problematici.

E poi l'aumento del personale della polizia penitenziaria, da tempo alle prese con una carenza d'organico che rende complicata la gestione delle criticità emerse a Sabbione.

Impegni che il provveditore dell'amministrazione penitenziaria per la Toscana e l'Umbria, Pierpaolo D'Andria, mette nero su bianco dopo aver incontrato i sindacati che chiedevano conto degli eventi a dir poco critici che hanno caratterizzato il carcere di Terni.

A Sabbione in un anno e mezzo si sono contati quattro suicidi e un decesso per cause naturali.

E una lunga serie di violenze, con vittime le operatrici socio-sanitarie dell’infermeria e gli agenti della penitenziaria.

Quello ternano oggi è un penitenziario che, a fronte di una capienza regolamentare di 416 detenuti, ne  ospita più di 500.

E che sconta la pesantissima carenza di personale della penitenziaria, soprattutto di quello operativo composto da agenti e assistenti.

«I sindacati hanno sottolineato che, mentre da un lato la popolazione ristretta ha ripreso a viaggiare sulle 515 unità, dovendosi registrare uno scadimento qualitativo dei detenuti della media sicurezza come conseguenze di sfollamenti (soprattutto dalla sede fiorentina) la cui gestione avviene sempre e solo a livello infradistrettuale, sul versante del personale di polizia penitenziaria la forza operativa del giugno 2023 risulta addirittura inferiore a quella del dicembre 2021 - scrive il provveditore, D'Andria. I recenti gravi eventi critici hanno determinato un clima di allarme nel personale. Grande preoccupazione anche per il personale sanitario, con le infermiere che, bersagliate da pressanti richieste di ingiustificato sovradosaggio di psicofarmaci da parte di pazienti alle prese con dipendenze, temono le aggressioni verbali e fisiche dei detenuti nord-africani, peraltro inclini ad una tendenziale mancanza di rispetto verso gli operatori di sesso femminile. Continuando di questo passo - sottolinea D’Andria -  si rischiano pesanti defezioni nella forza operativa dei medici e degli infermieri».. Tutti i rappresentanti sindacali hanno manifestato insoddisfazione per gli sviluppi delle dinamiche interne al carcere di Sabbione e, in assenza di risposte adeguate della parte pubblica, minacciano l'adozione di iniziative a tutela dei diritti dei lavoratori penitenziari e sanitari.

All’esito dell'incontro con i sindacati gli impegni presi dal provveditore D'Andria per tentare di gestire un'emergenza che nei mesi scorsi ha creato tante difficoltà nel penitenziario ternano. A partire dal mini-sfollamento nella media sicurezza e dalla rivisitazione della pianta organica della penitenziaria. Sotto la lente il problema del personale distaccato da Terni ad altre sedi. Per D’Andria «la situazione attuale è anomala con 33 distacchi in uscita e solo 5 in entrata e andrà verificato se ci sono le condizioni per ridurre il numero, apparentemente troppo elevato, dei distacchi in uscita».

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