Terni, Omicidio Moracci, in appello
sconti di pena per i quattro complici
Per i giudici non fu omicidio volontario

La vittima, Giulio Moracci
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Mercoledì 26 Aprile 2017, 17:19
TERNI  Consistente sconto di pena in appello per i tre basisti e il palo della rapina in casa che, due anni fa, costò la vita al 91enne ternano, Giulio Moracci. Alla morte dell’anziano, nel suo appartamento di via Andromeda, fu costretta ad assistere impotente la moglie, Fioranna Fineschi. Legata e imbavagliata ascoltò gli ultimi respiri di vita dell’amato coniuge. Claudio Lupi, ternano e Gianfranco Strippoli, romano, condannati in primo grado a 26 e 24 anni di carcere, in appello hanno visto “calare” le pene inflitte a 18 anni di reclusione ciascuno.
La corte d’assise di Terni aveva condannato a vent’anni ciascuno Angela Cioce, ex colf della famiglia Moracci, e Daniel Buzdugan: anche per loro in appello uno sconto importante e la condanna a 14 anni di carcere.
L’accusa di omicidio volontario è stata infatti derubricata in preterintenzionale.
Il procuratore generale, Giuliano Mignini, e l’avvocato Andrea Colacci, legale della famiglia Moracci, avevano chiesto la conferma delle condanne inflitte in primo grado. In aula anche Filippo Moracci,  il figlio della vittima.
I quattro imputati erano difesi  da Francesco Mattiangeli, Luca Maori, Massimo Finotto, Giuseppe Squitieri e Donatella Panzarola. Due mesi fa anche gli autori materiali della rapina, i giovani rumeni Gheorghe Buzdugan ed Elvis Epure, avevano ottenuto uno sconto consistente in appello. L’ergastolo inflitto ad entrambi dal compianto gup del tribunale ternano, Maurizio Santoloci, era stato cancellato:  i due erano stati condannati a 18 anni di carcere ciascuno grazie alla derubricazione dell’omicidio da volontario a preterintenzionale.
 
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