Terni, il Ministero segna in rosso
il piano di riequilibrio presentato
dal Comune: rischio bocciatura

Terni, il Ministero segna in rosso il piano di riequilibrio presentato dal Comune: rischio bocciatura
di di Corso Viola di Campalto
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Domenica 15 Gennaio 2017, 21:08
TERNI Sono diciotto i rilievi fatti dal ministero degli Interni sul piano di riequilibrio pluriennale presentato dall’amministrazione comunale di Terni per uscire dal predissesto economico. Rilievi ai quali la Giunta di Leopoldo Di Girolamo dovrà rispondere entro il prossimo 31 gennaio quando si riunirà la commissione ministeriale per dare un parere definitivo sul piano stesso .
Diciotto osservazioni che riguardano punti focali del documento preparato dalla Giunta e votato positivamente dal Consiglio comunale lo scorso 28 dicembre.
Uno di questi punta i riflettori sulla definizione della massa passiva che non tiene conto dei circa 11 milioni di euro delle sei annualità di disavanzo derivante dal riaccertamento dei residui. Soldi che ora il Comune deve riportare nel nuovo piano.
Tra questi anche la mancanza di informazioni sull’equilibrio dei fondi a gestione vincolata (con eventuali squilibri) ai chiarimenti sulle anticipazioni di liquidità di cassa. Poi si osserva che ci sono delle discrepanze su alcuni dati di bilancio corrente 2016. Mancano anche dei dettagli sulla capacità effettiva di riscossione dell’ente.
Soprattutto è vergato l’obbligo per il Comune di riconoscere tutti i debiti fuori bilancio e dare informazioni su eventuali accordi transattivi con i debitori. Ma anche la mancanza della nota dell’Avvocatura comunale su quattro milioni per coprire passività potenziali alla specifica di tutti i servizi a domanda individuale, loro copertura, costi e ricavi. Un altra informazione richiesta riguarda la copertura e riscossione 2013-15 della tassa smaltimento rifiuti e gli accertamenti e riscossioni di ciascuna entrata tributaria. La spesa per il personale negli anni dal 2011 al 2016 (con l’eccezione del 2014 e 2015). Poi sono richiesti dei chiarimenti su eventuali rinegoziazioni dei mutui e informazioni sugli esiti della verifica crediti-debiti delle società partecipate e controllate. Ma anche chiarimenti e stime dettagliate su tutti gli immobili comunali . Uno dei rilievi poi riguarda una maggiore chiarezza sulla revisione di spesa corrente ( piano triennale di contenimento), sul ripiano del disavanzo di amministrazione e su quello della massa passiva corrente e di parte capitale.
Infine il Ministero per comprovare l’operatività delle misure di risanamento, chiede di acquisire il preconsuntivo 2016, il bilancio di previsione 2016-2018 in forma analitica con tutti i pareri e gli allegati, e il Dup 2017-2019 (documento unico di programmazione).
Per questo il sindaco Di Girolamo ha subito fissato una serie di riunioni da parte della Giunta e, soprattutto, nella seduta del consiglio comunale del 23 gennaio si dovrà approvare il Dup.
Per poi riscrivere il piano di riequilibrio rispondendo alle osservazioni ed evitare che il Ministero usi di nuovo la matita rossa che porterebbe a una bocciatura.
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