Terni, grande partecipazione al funerale laico del partigiano Alvaro Valsenti: «Ci ha insegnato che la lotta per una società più giusta deve andare sempre avanti»

Terni, grande partecipazione al funerale laico del partigiano Alvaro Valsenti: «Ci ha insegnato che la lotta per una società più giusta deve andare sempre avanti»
di Lorenzo Pulcioni
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Lunedì 6 Novembre 2023, 18:01 - Ultimo aggiornamento: 18:30

«L'insegnamento più grande che lascia Alvaro Valsenti è quello di andare sempre avanti nella lotta per una società più giusta, a difesa dei principi fondamentali di libertà, democrazia e pace».

Grande partecipazione al funerale laico di Alvaro Valsenti lunedì pomeriggio nella sede dell'Anpi Terni, a pochi passi dalla Cgil, alla presenza di tanti amici e compagni, nonchè rappresentanti delle associazioni in cui fino all'ultimo è stato impegnato in prima persona. Una vita spesa spesa a difesa dei diritti civili, politici e del lavoro quella del partigiano Alvaro Valsenti, scomparso domenica a 99 anni da poco compiuti e memoria storica della Resistenza cittadina. In tanti hanno voluto prendere la parola per dedicargli un ricordo o un pensiero.

Tra gli altri erano presenti l'ex sindaco di Terni Paolo Raffaelli, il presidente di Arci caccia Terni Giampiero Amici, il segretario della Cgil di Terni Claudio Cipolla, l'ex senatore Franco Giustinelli, il presidente della sezione Anpi di Terni Nicola Zingarelli, Antonio Sabatini dell'associazione Sentieri Partigiani, l'ex presidente della Regione Umbria Claudio Carnieri. E poi tanti amici e compagni che hanno ricordato l'impegno di Alvaro Valsenti nel corso della sua lunga vita. Da quando entrò giovanissimo come operaio nella Bosco degli anni 30 e subito si impegnò per organizzare i lavoratori in fabbrica ed affermare i loro diritti. Poi la lotta operaia negli anni duri del fascismo, la Resistenza partigiana, le elezioni in fabbrica nel 1945 quando venne eletto nella commissione interna come rappresentante dei giovani della Fiom. E poi l'attivismo nel dopo guerra nel portare avanti gli ideali anti-fascisti in difesa di libertà, pace e democrazia. Fino al licenziamento per rappresaglia politica nel 1954 che non gli ha impedito, nonostante tutto, di andare sempre avanti nel suo impegno a tutela del mondo del lavoro.

Tanti, tantissimi, gli aneddoti tramandati alle nuove generazioni nelle riunioni politiche, negli appuntamenti sindacali e nelle varie commemorazioni dell'anniversario del 17 marzo 1949 dell'uccisione dell'operaio Luigi Trastulli, in cui Alvaro Valsenti non mancava mai di ricordare gli anni difficili delle repressioni dei governi, delle persecuzioni politiche e delle rappresaglie fasciste. «L'insegnamento più grande che ci ha lasciato Alvaro Valsenti - ha detto il segretario della Cgil di Terni, Claudio Cipolla - è che nonostante le difficoltà, la lotta per una società più equa e più giusta deve andare comunque avanti. Sempre e comunque si deve combattere a difesa di pace, democrazia e libertà. Alvaro è stato e sarà sempre un esempio per tutti».

Antifascista, sempre dalla parte dei lavoratori, memoria storica della Resistenza, Alvaro Valsenti lascia il ricordo di un uomo impegnato, brillante e sempre disponibile a tramandare i valori dell'anti-fascismo alle nuove generazioni. «Alvaro Valsenti  è stato uno dei protagonisti della storia democratica di Terni - lo ricorda il vicesindaco di Terni, Riccardo Corridore - emblematico il suo impegno nella Resistenza, nelle lotte del mondo del lavoro, nella ricostruzione del dopoguerra e nella attività di amministratore pubblico.

L'amministrazione comunale esprime il suo cordoglio e rammenta l'impegno civico di Alvaro Valsenti, un'attività che ne fa un esempio per le nuove generazioni e per tutti i cittadini ternani che si ritrovano nei valori di libertà e di giustizia».

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