Tra il turco e il tunisino - aveva accertato la polizia - era nata una lite a causa di un'aranciata non pagata. In primo grado Laouini - difeso dall'avvocato Francesco Mattiangeli - era stato assolto, mentre la Corte di Assise d'appello di Perugia, anche sulla base di nuove testimonianze raccolte, aveva successivamente ritenuto colpevole il quarantenne, condannandolo a dieci anni.
Contro questa decisione il legale di Laouini aveva presentato ricorso, respinto nella tarda serata di ieri dalla Suprema Corte. L'imputato si trova ora in Tunisia, dato che era stato espulso dall'Italia tra i processi di primo e secondo grado.
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