La call, che ha solo finalità ricognitiva, non concede infatti nessun diritto di prelazione né garanzia sulla riscossione delle risorse. Parallelamente ad essa saranno anche attivati due tavoli, uno al ministero dell'Ambiente e l'altro al ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca. Con il primo, ha proseguito Paparelli, «verrà messo in campo un grande progetto di bonifica del territorio che possa sviluppare anche lavoro e occupazione», l'altro riguarderà invece «la riqualificazione del Polo universitario». Sulla base del lavoro dei due dicasteri, al quale si affiancherà anche quello del ministero delle Infrastrutture, e agli elementi emersi dalla call, sarà poi elaborata la bozza dell'accordo di programma e degli avvisi pubblici dell'area di crisi complessa. Tutto il processo dovrebbe essere completato entro i primi di novembre, con la pubblicazione degli avvisi a gennaio 2018.
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