Terni. Viale Brin, bar chiusi e maxi controlli: è lotta ai pusher

Blitz nelle case a caccia di irregolari

Terni. Viale Brin, bar chiusi e maxi controlli: è lotta ai pusher
di Nicoletta Gigli
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Domenica 19 Novembre 2023, 00:15

TERI - Bar e negozi etnici chiusi per motivi di ordine pubblico e irregolarità amministrative.

Maxi pattugliamenti quasi quotidiani in viale Brin contro le liti a suon di coltelli, lo spaccio di droga e l’immigrazione clandestina.

Stavolta i poliziotti sono andati anche a suonare casa per casa per verificare il sovraffollamento in alcuni condomini.

Un problema che era stato segnalato dagli abitanti della zona, che hanno sottolineato la presenza anche di dieci persone all’interno di appartamenti che spesso vengono affittati a nero.

La risposta del questore, Bruno Failla, alle richieste di residenti e commercianti di questo fazzoletto di città che non è semplice gestire tra episodi violenti, spaccio e illegalità non si è fatta attendere.

L’aria che si respira dopo i ripetuti blitz di prevenzione e controllo serrato della zona da parte delle forze dell’ordine viene salutata con favore da chi vive e lavora qui.

Un’ottantina di loro, dopo una serie di liti che sonno state regolate a coltellate, si sono riuniti in comitato per chiedere interventi sul fronte della sicurezza.

Nella lettera inviata a prefetto, questore e sindaco la richiesta di mettere un freno a una situazione diventata insostenibile.

«La nostra percezione è che, dopo l’incontro col questore, c’è stato un cambiamento. I negozi chiudono prima e non ci sono state altre situazioni che hanno creato allarmismo sul fronte della sicurezza» dice Emanuella Gussetti. Abita in viale Brin e come presidente dell’associazione Il Palazzone, con altri residenti e con i commercianti, è scesa in campo per chiedere di frenare una situazione che rischiava di degenerare.

«Il questore ci ha ricevuto subito ed è stato molto disponibile - dice la Gusssetti. Per due ore ha ascoltato i problemi della zona, i nostri timori e le nostre speranze e ci ha dato la garanzia di poter contare sulla loro presenza costante. Non immaginavamo che le cose cambiassero cosi velocemente anche perche sappiamo che ci vuole tempo per cambiare. La speranza è che continui così».

Ormai c’è un filo diretto tra questore e comitato dei residenti, con i componenti che si sono impegnati a comunicare in tempo reale ogni situazione sospetta.

Per giorni e giorni la zona è stata passata al setaccio da polizia e carabinieri. Il controllo di decine di persone tra gli avventori dei locali etnici, molti dei quali pregiudicati, ha portato alla chiusura di un bar per dieci giorni. Con uno stop che è stato dettato da ragioni di ordine pubblico visto che almeno due delle liti violente erano iniziate proprio all’interno del locale. Dal controllo nelle case di viale Brin e dintorni la caccia agli immigrati irregolari alloggiati lì senza averne alcun titolo.

Nelle stesse ore alcuni volontari sono scesi in strada per la pulizia di viale Brin e via Verri raccogliendo decine di bottiglie di vetro per tenere a bada anche il degrado.  

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