Terni, targhe alterne e pulizia delle strade
i provvedimenti contro le Pm10 fanno discutere

Terni, targhe alterne e pulizia delle strade i provvedimenti contro le Pm10 fanno discutere
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Sabato 4 Gennaio 2014, 14:06 - Ultimo aggiornamento: 14:18
Pulizia della strade con i mezzi dell’Asm e targhe alterne per abbattere le Pm10. Si parte il 13 gennaio. Il Comune sta per cominciare la sua battaglia contro lo smog, ma le associazioni ambientaliste restano perplesse. Il giudizio più duro arriva dal Centro Malfatti: «Provvedimenti inutili, così come concepiti». Legambiente, invece, li bolla come «palliativi ». Stesso termine utilizzato dall’Arpa, che però aggiunge: «Si tratta degli unici strumenti capaci di dare risposte nell’immediato». Resta critico anche il Wwf, sebbene veda di buon occhio i due provvedimenti che il Comune si appresta ad adottare: «È lo stretto indispensabile,ma occorre fare di più, magari il blocco del traffico». Per finire con Italia Nostra che, con due esposti presentati al sindaco Di Girolamo, aveva sollecitato un intervento: «Si interviene tardivamente».



A dare fuoco alle polveri è Antonio Muffari, della direzione ambiente del Comune di Terni, che parla a nome del Centro Malfatti: «La pulizia delle strade è efficace se viene fatta con una particolare sostanza capace di trattenere le polveri sottili, come accade a Brunico. Altrimenti è inutile e ormai lo sostengono numerosi studi, tra cui uno dell’Arpa Lombardia. Ma la sostanza - fa sapere Muffari - è molto costosa e i mezzi dell’Asm non la spargeranno».



La pensa diversamente Adriano Rossi, presidente dell’Arpa Umbria che aveva sollecitato lo spazzamento delle strade per abbassare la concentrazione di Pm10: «Come le targhe alterne, anche la pulizia delle strade, rappresenta un provvedimento che nel breve termine dà risultati. Certo - aggiunge Rossi - l’obiettivo a lungo termine resta quello strutturale, ovvero l’abbattimento delle fonti di inquinamento per ridurre le emissioni».



Il che vuol dire agire sulle politiche ambientali. «Ma prima - attacca Aura Moscatelli di Legambiente - deve essere chiaro qual è il modello di città che si intende perseuire per contenere lo smog. Se prima non si fa questo passaggio ogni provvedimento, targhe alterne o pulizia delle strade che sia, risulterà un palliativo. Bisogna agire sulle politiche del traffico, incentivando l’uso del mezzo pubblico e della bicicletta».



Ricetta condivisa anche dal Wwf che vedrebbe bena anche il «blocco del traffico» e «la limitazione della circolazione ai mezzi obsoleti e più inquinanti». «Rivedere anche - dice Giuseppe Rinaldi, presidente del Wwf - la politica del traffico che interessa le vie limitrofe alla Ztl dove si concentra gran parte del traffico veicolare della città».
Punta il dito contro la Regione, il presidente di Italia Nostra, Andrea Liberati: «Ben vengano i provvedimenti adottati dal Comune, sebbene tardivi e non sufficienti. Il problema resta l’assenza di una politica regionale che incentivi la mobilità sostenibile e alternativa».
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