Terni. Campitello per la prima volta senza la famiglia Cicioni in società, dirigente esce dopo l'invito ai tesserati di incontrare un candidato sindaco

Decisione presa dal figlio dello storico presidente del club calcistico dopo che l'attuale numero uno Castellani chiama tutti a incontrare Bandecchi e ne apprezza il programma.

Terni. Campitello per la prima volta senza la famiglia Cicioni in società, dirigente esce dopo l'invito ai tesserati di incontrare un candidato sindaco
di Paolo Grassi
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Venerdì 28 Aprile 2023, 00:30 - Ultimo aggiornamento: 09:19

Quell'invito non gli è andato giù. A tal punto di arrivare alle dimissioni. A Terni, la Polisportiva Campitello si ritroverebbe così per la prima volta nella sua storia senza un rappresentante al suo interno della famiglia del fondatore del club dilettantistico, la cui prima squadra milita nel campionato di calcio di Promozione umbra. Alessio Cicioni lascia il Campitello che fu di suo padre Mario, il club del quale il suo genitore alla cui memoria oggi è intitolato il campo di gioco fu uno dei padri e storico presidente. Ma quello che è più curioso, è che tutto questo viene fuori in campagna elettorale per le Comunali. A far maturare a Cicioni l'idea di mollare è stato un invito dell'attuale presidente Cristiano Castellani ai tesserati e alle famiglie, con tanto di lettera, per venire tutti a Campitello il 9 maggio 2023 per un in contro con Stefano Bandecchi, che è uno dei candidati a sindaco della città. Cicioni non ci sta. L'ha presa come una palese posizione politica, a favore di un candidato in particolare. Ricordando lo statuto della società che la definisce come un sodalizio apolitico e apartitico (è così sin dagli albori e nonostante suo padre fosse esponente della sinistra ternana), ribadisce la necessità di avere buoni rapporti con tutti e teme che questa iniziativa generi contraccolpi sbagliati. Al figlio d'arte, non deve essere piaciuto il passaggio nel quale Castellani confessa di trovare il programma di Bandecchi più completo rispetto a quello degli altri candidati. «Non ho preso posizioni - precisa ora il massimo dirigente - nè ho palesato orientamenti politiche della società. Ne è venuto fuori un polverone assurdo. Ho solo espresso una mia idea personale, l'idea del presidente. La polisportiva non ha un'idea politica. Le porte, qui, sono aperte a tutti. Se mi chiamano gli altri candidati per venire pure da noi, vengano. Noi li accogliamo tutti». Poi, spiega cosa lo renda più convinto dei programmi di Bandecchi che non di quelli degli altri: «E' il solo a palesare l'idea di venire incontro anche alle società dilettantistiche, parlando, ad esempio, di trasformazione e revisione delle convenzioni, visto che così come sono non vanno più bene, che noi club dilettantistici non ce la facciamo più ad andare avanti e che da 12 anni nessuno, su questo, ci ha mai ascoltato. In passato, da noi, abbiamo avuto visite di altri esponenti politici, di ogni colore. Li abbiamo sempre accolti. La polisportiva Campitello è aperta a tutti. Riguardo a Cicioni, no so che dirvi. Quando lo vedrò, ci parlerò».

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