Terni, A Calvi la rievocazione storica più antica d'Italia

Calvi
di Lucilla Piccioni
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Venerdì 12 Maggio 2023, 13:37

Documenti alla mano gli abitanti di Calvi dell’Umbria rivendicano la primogenitura: la loro è tra le rievocazioni più antiche, non solo dell'Umbria ma di tutta la penisola. Lo dicono i documenti ricavati dagli studiosi di storia locale. Si hanno infatti notizie delle prime edizioni della festa di San Pancrazio a Calvi dell'Umbria datate 1600. Da allora la cittadina, situata alle pendici del monte intitolato al Patrono, non ha mai smesso di venerare il giovane martire. Lo fa attraverso delle rievocazioni che hanno inizio l'11 e terminano il 14 maggio. Tanti riti e cerimonie che hanno come protagonista San Pancrazio.

La manifestazione ha anche un altro significato oltre a quello religioso. Ancora oggi, infatti, essa celebra il possesso da parte della comunità calvese della cima del Monte Rosaro, ora Monte San Pancrazio, conteso con il vicino castello di Poggio di Mezzo, oggi Poggio di Otricoli. Le lotte tra i due castelli cessarono nel 1456, con un arbitrato nel quale furono tracciati i confini territoriali tra i due castelli: da allora ogni anno il 12 maggio, per rammentare l’accordo preso, a poche centinaia di metri dalla cima della montagna si svolge una simbolica "Revisione dei confini" tra i rappresentanti dei Comuni di Calvi ed Otricoli alla presenza dei rappresentanti degli altri comuni confinanti sulla montagna: Configni, Lugnola e Stroncone.

Vediamo il programma dei festeggiamenti: tra gli appuntamenti più attesi c'è l'Incontro, previsto per oggi 11 maggio, delle quattro Contrade che si svolge in località "Casone", all'ingresso della cittadina, quindi l’Investitura dei Reggenti, cioè il simbolico passaggio dei poteri ai "Connestabili" con la consegna delle chiavi del paese alle Dame, e la "Vestizione", cioè la consegna ai Gonfalonieri da parte delle Autorità Civili degli "Stendardi". La rievocazione si svolge intorno alle dieci di sera in piazza Mazzini illuminata dalle sole fiaccole , suoni e colori non appena il sindaco pronuncia il suo rituale discorso. Tra le due cerimonie si svolge la tradizionale visita alle "Tavolate" preparate dalle famiglie dei "Signorini" e dei "Gonfalonieri", in ricordo dell’obbligo dei "festaroli" di offrire nei giorni di festa cibi e bevande a tutta la popolazione. Il 12 maggio è il giorno dedicato alla rievocazione delle controversie per il possesso del Monte San Pancrazio. Dopo la Messa in piazza, detta "del Signorino" e celebrata dal vescovo, il primo Signorino ed il primo Gonfaloniere partono per il Monte, dove verranno celebrate altre rievocazioni e liturgie. Da qui faranno ritorno al paese solo nel pomeriggio dove ad attenderli ci sono gli altri "Signorini" e "Gonfalonieri", rimasti simbolicamente a difesa del Castello. I due gruppi daranno vita ad un altro "Incontro", anche questo fatto tutto "di corsa". Rientrato in paese il corteo si prepara a fare da cornice al "Battaglione", un caratteristico carosello dei "Signorini" a cavallo intorno ai "Gonfalonieri" posizionati al centro della piazza, che costituisce il ringraziamento verso 
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