Una guerra fredda che alla fine è esplosa, al punto che per placare gli animi sono dovuti intervenire i poliziotti della volante. Che hanno denunciato il pensionato ternano per minacce aggravate e acquisito sia i due fucili che custodiva in casa che la sua licenza da caccia. Ora la palla passa al Prefetto di Terni, che dovrà decidere se rinnovare quel documento dopo gli episodi messi nero su bianco nella denuncia presentata dai genitori dei bambini e da alcuni residenti di via Brodolini.
La vicenda che ha fatto intervenire la volante risale al tardo pomeriggio di lunedì. I bambini stavano giocando a pallone quando avrebbero preso in pieno una rosa del giardino dell’anziano. Lui li ha visti ed è uscito di casa gridando e brandendo il bastone che utilizza per camminare verso due bambini di tre e sette anni. Minacciandoli che, se non si fossero allontanati, avrebbe preso i fucili. A quel punto i genitori, esasperati per episodi che vanno avanti da molto tempo, hanno deciso che era il caso di chiamare il 113.
I poliziotti della volante sono arrivati in via Brodolini e anche a loro l’anziano si è rivolto con parole poco confortanti. Ripetendo che in casa aveva i fucili. A quel punto il papà di uno dei ragazzini insultati e una persona che abita in zona hanno presentato denuncia contro il novantenne. Raccontando nei dettagli le ripetute aggressioni verbali dell’uomo nei confronti dei bambini che giocano in quella via ma che, secondo l’anziano, mettono a rischio il suo fazzoletto di terra e le sue amate rose sbocciate dopo amorevoli cure. E anche le minacce sulla presenza dei fucili da caccia.
I poliziotti della volante sono saliti in casa ed hanno acquisito le armi e la licenza da caccia. Riportando la pace in una via dove le tensioni sono lievitate giorno dopo giorno.