Terni, coordinamento Fim Cisl: "Continuare
a investire su Ast come sito integrato"

Riccardo Marcelli, segretario Fim Cisl Terni
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Venerdì 28 Marzo 2014, 18:02
Terni "L’attuale ristrutturazione dell’industria siderurgica sta generando problemi sociali dovuti al calo dei posti di lavoro. Qualora dovesse permanere l’assenza di una politica industriale adeguata, c’è il rischio che l’industria degli Acciai speciali perda di competitività a causa dei prezzi energetici che possono rappresentare fino al 40 per cento del totale dei costi operativi e a quello delle materie prime. E’ tenendo presente questi due elementi che l’Acciai Speciali Terni è finita sotto la Business Area Materials della ThyssenKrupp. Una soluzione che fino a quando non si conoscerà il Piano industriale e il relativo Business Plan va costantemente monitorata a cominciare dalla necessità di mantenere il sito integrato così come oggi lo conosciamo, garantendo volumi sia per l’area a caldo che per quella a freddo". E' quanto afferma Riccardo Marcelli, segretraio Fim Cisl di Terni, dopo il coordinamento provinciale.



Il piano della siderurgia. "La Fim-Cisl di Terni segue con attenzione la Risoluzione del Parlamento europeo del 4 febbraio 2014 sul piano d’azione per una siderurgia europea competitiva e sostenibile. Quanto stabilito a Strasburgo testimonia la bontà del lavoro effettuato dalle Organizzazioni sindacali di Terni in questi ultimi mesi. A novembre del 2012 quando organizzammo il convegno le 4 R della competitività in cui chiedevamo una normativa europea chiara, semplice e trasparente in grado di certificare l'utilizzo finale dell'acciaio inossidabile, dalla sua composizione chimico-fisica e in grado di porre argine ai prodotti non certificati provenienti da importazioni selvagge da paesi che non sono in grado di produrre acciai certificati. L'attenzione del convegno fu poi concentrata, in particolare, sull'importanza della gestione delle risorse energetiche, visto che l'obiettivo del settore siderurgico è quello di massimizzare il recupero, riuso, riciclo, risparmio, dell'acciaio attraverso la concezione, la sperimentazione e l'adozione di nuove tecnologie. Questi temi sono stati fatti propri dall’Unione europea e non possiamo che esserne felici."



Il ruolo dei sindacati nei Comitati europei. "Ma per Terni e le sue Acciaierie non basta. Come organizzazioni sindacali di Terni rivendichiamo un ruolo nella tavola rotonda permanente ad alto livello sulla siderurgia e di Comitati europei di dialogo sociale e settoriale, per promuovere la cooperazione e lo scambio d’informazioni e di migliori pratiche tra i principali soggetti interessati degli stati membri".



Il contributo. "Come Fim Cisl di Terni vorremmo fornire un contributo utile a porre Acciai Speciali Terni, ora che è tornata in ThyssenKrupp, sulla strada del rinnovamento, adeguato e costante, delle strutture organizzative e tecnologiche, sostenendo l’istruzione e promuovendo la formazione, il miglioramento delle competenze e la riqualificazione. Per questo abbiamo chiesto al nuovo management di conoscere il Progetto industriale che necessariamente debba generare lavoro, occupazione, reddito, salvaguardando la salute e la sicurezza. Un Progetto industriale gestito da un management che desideri investire nella Fabbrica di viale Brin, aumentando le quote di export ma diradando le nubi che si stanno addensando sull’area commerciale".



Il fronte ambientale. Sul fronte ambientale, la Cisl ha partecipato alla recente Conferenza dei servizi organizzata al Ministero dell’Ambiente a Roma. Se da una parte si ritiene necessario che il sito di Terni continui nel piano di investimenti per la sostenibilità ambientale cominciato da tempo, dall’altro chiediamo agli enti che si occupano di ambiente di diffondere tutti i dati fin qui raccolti per arrivare alla definizione di un Protocollo per l’ambiente. Tutto ciò potrà essere garantito mantenendo coeso il sistema delle relazioni fin qui costituito tra sindacato, istituzioni locali e governative, sistema della politica in generale che parta dall’Europa per arrivare fino a Terni.



Le richieste da fare in Europa. Il sistema Italia in Europa dovrà essere intelligente a Incentivare la domanda (attraverso la normalizzazione e le politiche in materia degli appalti pubblici);

Utilizzare le risorse per i programmi Erasmus per quei lavoratori che necessitano di formazione e quelle del Fondo sociale europeo, e del Feg, Fondo europeo adeguamento alla globalizzazione;

Promuovere iniziative utili a mantenere la produzione di acciaio inossidabile garantendo i livelli occupazionali ed evitando la chiusura di impianti in Italia, anche attraverso politiche energetiche congeniali che premiano nel settore chi utilizza forni elettrici;

Ideare attraverso Orizzonte 2020 progetti per promuovere la Cooperazione in materia di ricerca, sviluppo e innovazione tra le imprese siderurgiche e le Regioni europee interessate;

Trasformare il Porto di Civitavecchia come hub per la distribuzione dei minerali verso l’Europa meridionale e orientale.



Le richieste a ThyssenKrupp A ThyssenKrupp, invece, chiediamo che vengano garantite nel Progetto industriale:

risorse per gli investimenti; risorse per la ricerca, che dovrà essere sostenuta possibilmente dal Csm, Centro sviluppi materiali;

risorse per la sostenibilità ambientale del sito; mantenimento dei volumi e livelli occupazionali; sottoscrizione in Prefettura oltre che di un Protocollo sulla sicurezza, pure di un protocollo per gli appalti con il pieno coinvolgimento dei soggetti datoriali.



Le richieste alla politica. Alla politica locale impegnata nelle prossime elezioni amministrative, chiediamo di inserire nei programmi l’impegno di promuovere l’analisi dei fabbisogni territoriali per capire che tipo di città e comprensorio volere per il prossimo futuro.
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