Terni, assaltarono una casa del centro e finirono in cella: una condanna e un'assoluzione, ma sono tutti liberi

Terni, assaltarono una casa del centro e finirono in cella: una condanna e un'assoluzione, ma sono tutti liberi
di Nicoletta Gigli
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Giovedì 22 Giugno 2023, 00:55

TERNI - Nel cuore della notte avevano assaltato una casa temporaneamente disabitata di Vico San Lorenzo, nel cuore del centro storico.

Approfittando dell’assenza dell’anziana proprietaria, invalida e gravemente malata, avevano portato via oggetti d’oro e un orologio di valore ma i vicini avevano dato l’allarme e li avevano fatti arrestare.

I tre, due tunisini di 20 e 24 anni e un libico di 19 che si ruppe una gamba mentre tentava la fuga dopo aver saltato la finestra, sono comparsi di fronte al giudice Chiara Mastracchio per il processo celebrato ieri con il rito abbreviato.

Il 24enne è stato condannato a un anno e dieci mesi, pena sospesa, mentre il ventenne, riconosciuto estraneo alle accuse, è stato assolto. Ad assisterli l’avvocato Francesco Mattiangeli che si dice «soddisfatto» dell’esito.

Dopo il processo i due, che erano in carcere, hanno lasciato il penitenziario di Sabbione.

Il pubblico ministero aveva chiesto una condanna a due anni e sei mesi.

Durante il processo il legale del 19enne libico, ancora ai domiciliari, ha chiesto la messa alla prova per il suo assistito e ora si attende la decisione del giudice.

L’arresto dei tre è andato in scena la notte del 2 febbraio scorso e fu un’operazione a dir poco complicata.

Quella sera i proprietari di un appartamento accanto a quello che era stato forzato da un gruppo di giovanissimi extracomunitari sentirono rumori sospetti e invece di farsi i fatti propri decisero di avvisare subito le forze dell’ordine.

Sul posto in pochi minuti i militari del comando stazione di Papigno e del nucleo operativo radiomobile della compagnia di Terni. All’interno dell’alloggio al primo piano i carabinieri sorpresero quattro giovani nordafricani.

Due di loro erano stati subito bloccati mentre gli altri due si lanciarono da una finestra per tentare di sottrarsi al controllo. Dopo la caduta uno si era rialzato ed era riuscito a dileguarsi per le vie del centro storico.  

Il 19enne libico dopo essersi lanciato dal primo piano si era rotto una gamba. Era stato soccorso e portato in ospedale e una volta guarito era finito ai domiciliari.

Durante la perquisizione personale, addosso a uno di loro fu trovato un orologio da polso di marca di proprietà del figlio dell’anziana proprietaria di casa che fu subito restituito alla vittima. Per i tre scattò l’arresto per violazione di domicilio aggravata.

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