Terni, 17enne ternano massacrato di botte e rapinato in centro: a processo gli aggressori ripresi dalle telecamere

I due sono magrebini, hanno 20 e 17 anni. Per la vittima 20 giorni di prognosi

Terni, 17enne ternano massacrato di botte e rapinato in centro: a processo gli aggressori ripresi dalle telecamere
di Nicoletta Gigli
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Giovedì 25 Gennaio 2024, 00:00

TERNI - E’ stato massacrato di botte da due giovanissimi magrebini che gli hanno strappato le due catenine che aveva al collo e sono spariti nel nulla.

A dare loro un nome sono stati gli investigatori dell’arma perché il violento pestaggio, andato in scena a due passi dal liceo Classico, è stato ripreso dalle telecamere della videosorveglianza.

La vittima dell’aggressione è un ternano di 17 anni, che sei mesi fa è finito in ospedale con una prognosi di venti giorni.

Il minorenne ieri mattina ha ripercorso in aula quei drammatici minuti di fronte al giudice monocratico, Biancamaria Bertan.

A processo con le pesanti accuse di lesioni personali e rapina è finito un magrebino di vent’anni. La posizione dell’altro aggressore, un connazionale di 17 anni, è al vaglio del tribunale per i minorenni di Perugia.

L’agguato va in scena la sera del 25 luglio.

Sono le 23 e il 17enne ternano sta passeggiando lungo la strada che dal Classico conduce alla Leonardo da Vinci.

E’ insieme a tre amiche quando all’improvviso si ritrova di fronte i due stranieri che sembrano spuntati dal nulla.

Iniziano ad accusarlo di avere frequentazioni femminili a loro non gradite e poi dalle parole passano subito ai fatti.

Con un agguato da manuale. Il minorenne viene colpito senza pietà con calci e pugni dai due, che gli strappano dal collo due catenine d’oro con alcuni ciondoli.

Poi i due, che la vittima non ha mai visto prima d’ora, scappano via per i vicoli del centro.

Scattano i soccorsi, il 17enne, ferito e sotto choc, viene accompagnato al pronto soccorso dell’ospedale di Terni. Nel violento pestaggio ha riportato ferite alle ginocchia e ai gomiti, lesioni al collo ed ecchimosi agli occhi. Dopo le cure i sanitari lo dimettono con una prognosi di guarigione di venti giorni.

Ai carabinieri il compito di dare un nome ai due aggressori che quella sera hanno usato una violenza brutale.

Le indagini condotte dai militari e coordinate dal pm, Barbara Mazzullo, partono dalla visione delle immagini registrate dalle telecamere della videosorveglianza comunale, che hanno ripreso tutta la scena.

Si vedono all’opera i due magrebini, uno minorenne e l’altro ventenne, che ha precedenti per spaccio di droga e minacce.

Il pm per lui, difeso dall’avvocato Angela Carlino, chiede il giudizio immediato mentre la posizione dell’amico 17enne che ha aggredito il coetaneo ternano finisce sul tavolo del tribunale per i minorenni di Perugia.

Ieri mattina, di fronte al giudice Bertan, l’audizione della vittima del pestaggio, che ha ripercorso con grande difficoltà ma nei minimi dettagli le fasi dell’agguato.

I genitori del minore, assistiti dall’avvocato, Attilio Biancifiori, si sono costituiti parte civile. Il legale ha chiesto il risarcimento per i danni fisici e morali subiti dal 17enne, ancora sconvolto per quello che è stato costretto a subire mentre passeggiava per i fatti suoi nel cuore del centro.

Il processo è stato aggiornato al 7 febbraio, quando in aula sfileranno gli altri testimoni indicati dalla procura.

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