Ternana, la cessione e il nodo stadio, Bandecchi: "Indico alla Figc Perugia, Gubbio o Roma"

Il presidente e nuovo sindaco di Terni sta valutando tre o quattro possibili offerte per la società, intanto pensa pure a un "piano B" legato a far emigrare la squadra su altri campi.

Ternana, la cessione e il nodo stadio, Bandecchi: "Indico alla Figc Perugia, Gubbio o Roma"
di Paolo Grassi
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Venerdì 2 Giugno 2023, 10:15

Si sbarazza della Ternana? O, magari, la porta a giocare in qualche altra città? A gennaio, se l'era cavata ritirando ogni intenzione di vendita della società rossoverde, prima correggendo il tiro dal «vendo tutto» al «ne vendo solo un pezzo e mi tengo la maggioranza» e poi decidendo di tenersi tutto. Ma la lunga telenovela della cessione della Ternana da parte di Unicusano e del presidente Stefano Bandecchi vive ora una nuova puntata. Forse, una nuova serie di puntate, dopo una tregua di quasi quattro mesi. Ora ci si mette l'incompatibilità con la sua nuova carica di sindaco. Ma la cessione potrebbe addirittura diventare una corsa contro il tempo, visti i termini per sanare le incompatibilità. Bandecchi, però, sta già valutando delle prime offerte. Massimo riserbo sui soggetti interessati a rilevare il club. Lui stesso non "spiccica" nemmeno un nome, un indizio, né un benché minimo particolare. Si sa, però, che ci sono già tre soggetti con cui trattare, ai quali potrebbe aggiungersene un quarto da qui a poco. «Riceviamo chiamate ogni giorno da parte di chi ci chiede informazioni e ci domanda se vendiamo», ribadisce ancora il nuovo sindaco di Terni. Così come ribadisce l'intenzione di cedere a un soggetto solido e in grado di tenere le Fere ad alti livelli. Tuttavia, non c'è nessuno dei soggetti con cui era entrato in contatto in inverno, allontanati dal cambio delle condizioni. Bandecchi, Unicusano e i suoi uffici legali, come era successo a gennaio, sono di nuovo al lavoro, alla ricerca di questi acquirenti. Intanto però, Bandecchi si muove pure su vie parallele. Se è vero che l'incompatibilità riguarda l'utilizzo dello stadio comunale (il comma 2 dell'articolo 63 del Testo unico degli enti locali contiene un passaggio così interpretato dalla Segreteria generale), basterebbe cambiare campo. Bandecchi ha persino avvertito la federazione che potrebbe portare la Ternana a Perugia, o a Gubbio, o addirittura a Roma. Ma le due soluzioni umbre potrebbero creare ostacoli di ordine pubblico e potrebbero non essere avallate. Roma può essere un'ipotesi, ma allontanerebbe la squadra dalla città. Bandecchi avrebbe pensato anche a Rieti, ma lo stadio Centro d'Italia, per quanto il più vicino a Terni, non dovrebbe essere omologabile per la serie B in quanto non ha (ad oggi) le strutture fisse di prefiltraggio per l'accesso degli spettatori nelle gare ufficiali. Bandecchi e i suoi legali stanno cercando di trovare ogni possibile elemento per risolvere ogni incompatibilità, anche se al momento questo elemento non c'è e la soluzione più plausibile sembra proprio la cessione della Ternana ad altri. C'è da fare presto, però. Ci sono, infatti, tempi precisi. C'è un mese. Il nuovo sindaco, infatti, da mercoledì scorso ha 10 giorni di tempo per indire il primo consiglio comunale e altri dieci per convocarlo. Nella prima seduta, poi, l'assemblea dovrà votare proprio l'atto sulle incompatibilità, dopodiché ci saranno altri dieci giorni per sanarle. Nel frattempo, però, Bandecchi lavora pure per iscrivere la squadra al campionato di serie B. Lui, la sua scelta, l'ha già fatta, quella di restare sindaco. Sacrifica la Ternana, sì, ma prova almeno a lasciarla in buone mani.

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