Ternana, il presidente Ranucci
blinda l'allenatore Pochesci
«Puniti solamente da episodi»

Ternana, il presidente Ranucci blinda l'allenatore Pochesci «Puniti solamente da episodi»
di Riccardo Marcelli
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Giovedì 26 Ottobre 2017, 12:29 - Ultimo aggiornamento: 12:41
TERNI Per il presidente il posto di Sandro Pochesci non è a rischio. Stefano Ranucci, infatti, spegne i rumors che arrivano dalla Capitale che indicavano un patron Bandecchi arrabbiato che aveva dato addirittura mandato di sondare il terreno per trovare un eventuale sostituto.
Oggi pomeriggio l’allenatore sarà regolarmente in campo per preparare la sfida di lunedì prossimo con il Carpi, sfida che con una battuta rilasciata dopo la sconfitta con il Frosinone aveva messo in discussione la presenza lui stesso: «Non lo so, non so nemmeno se ci sarò...» Stefano Ranucci somiglia sempre più ad una sorta di commesso viaggiatore della Ternana. Lunedì sera dopo la sconfitta di Frosinone è partito per la volta della Liguria dove ha seguito la partita di Coppa Italia della Primavera per poi riprendere la strada di Terni: «I ragazzi di Mariani hanno giocato una bellissima partita anche se hanno perso».
Due a uno col Genoa ci può stare anche se la vittoria è arrivata grazie ad un rigore molto dubbio. Ma a dirlo non è lui.
Così il presidente tra una galleria e l’altra racconta il momento che sta attraversando la Ternana: «Gli episodi, contano sempre i maledetti episodi». A cosa si riferisce in modo particolare? «Agli ultimi due che ci sono capitati –risponde Ranucci- contro l’Ascoli, squadra che sicuramente gioca peggio di noi ma che al momento occupa una posizione in classifica migliore della nostra, Montalto ha avuto l’occasione di chiudere la partita e l’ha sbagliata. Contro il Frosinone è accaduto la stessa cosa a Candellone. E’ stato bravo il portiere ma anche noi ci gira un po’ storto».
A prescindere dagli errori in difesa, manca la fortuna: «Gli errori in difesa in alcuni casi possono incidere come quelli sotto porta. E’ chiaro che l’allenatore dovrà lavorare molto per far acquisire maggiore convinzione al gruppo per cominciare ad ottenere quanto produciamo». I complimenti non servono più? «Fanno piacere, li ho ricevuti pure a Frosinone. A venti minuti dalla fine i dirigenti laziali erano tesi come non mai. Alla fine hanno esultato quasi avessero vinto una finale. Significa che hanno sofferto. Ma questo non può più bastare».
Quindi è in sintonia con il patron Stefano Bandecchi che nei giorni scorsi dopo il pareggio con l’Ascoli ha tuonato: «La proprietà ci mette i soldi ed è giusto che pungoli la squadra e lo staff quando i risultati non arrivano, anche perché a prescindere che stiamo parlando di uno spettacolo, dietro questo spettacolo c’è un’azienda e sulle maglie compare un marchio che è vincente».
In queste ore da alcuni ambienti romani c’è un po’ di fibrillazione, come se Pochesci avesse le ore contate. E la parole del Patron hanno suonato come una sorta di aut aut. «Non drammatizzerei le dichiarazioni di Bandecchi –replica Ranucci in maniera convinta- la società ha espresso un normale rammarico in un momento come questo in cui la squadra esprime gioco ma i risultati non arrivano».
Secondo alcune indiscrezioni, qualcuno starebbe sondando il terreno per una eventuale sostituzione: «Per quanto ne sappia io Pochesci non rischia la panchina, non ne ho mai sentito parlare. Se ci dovessero essere novità le faremo sapere».
 
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