Sul divano di Alex Britti tra voglia di
sperimentare e canzoni da cantare:
stasera in concerto al Lyrick di Assisi

Sul divano di Alex Britti tra voglia di sperimentare e canzoni da cantare: stasera in concerto al Lyrick di Assisi
di Michele Bellucci
3 Minuti di Lettura
Venerdì 16 Dicembre 2022, 12:50

PERUGIA - Sul palco del Teatro Lyrick di Assisi questa sera ci sarà un musicista pronto ad esibirsi da solo sul palco, accompagnato solamente dalle sue chitarre, senza filtro alcuno. Sarà Alex Britti che, comodamente seduto su un divano come se fosse a casa, trasporterà il pubblico in un live dalle infinite sfumature, dove qualsiasi etichetta apparirebbe inesatta (inizio alle 21). Un concerto che permetterà al pubblico di godere delle sue doti funamboliche di chitarrista, ma anche dell’intensità delle sue canzoni in versioni completamente spogliate.

Alex Britti, come definirebbe la scelta di proporre un simile live?
Direi controcorrente. Sono molti anni che navigo così, dedicandomi totalmente alla libertà d’espressione.

Come l’ultima volta a Umbria Jazz insieme a Max Gazzè?
Esatto, non è stato un caso quel concerto. Lì affrontavo il mio territorio pop in un modo molto più libero, decisamente jazz.

Cosa la spinge verso tali scelte?
Ho deciso di essere anarchico e dedicarmi alla musica, non solo al commercio della musica. Del resto ho sempre fatto le cose che ho voglia di fare, basta pensare al fatto che cambio di continuo le formazioni con cui suono, continuo a sperimentare.

Anche il concerto sul divano è un esperimento…
Più che altro una sfida! Il divano rappresenta un tocco scenico, l’unico che ci sarà, per dare una sensazione di relax.

Oltre alle mie chitarre non avrò neppure pedali o computer, sarò io da solo.

Pensa che la chitarra possa bastare?
Dipende se la sai suonare. Con una chitarra puoi esprimerci di tutto. Io ho la fortuna di poterla sfruttare in tanti modi diversi, dall’accompagnamento di una canzone al virtuosismo. Rispecchia il mio essere onnivoro.

Nel suo ultimo album, Mojo, c’è il suo mondo sonoro?
In realtà lo descriverei come un momento, come ero io lo scorso luglio! Ho voluto avventurarmi in qualcosa che gli artisti pop di solito non fanno, ma per me è la stessa cosa. Eric Clapton è un chitarrista o un cantante? Non che mi voglio paragonare a lui, ma è entrambe le cose come lo sono io. Ci tenevo a fare questa parentesi di un tour da solo.

Può anticiparci qualcosa della scaletta?
Non farò i brani di Mojo, ma ci saranno tantissime citazioni da tutti i miei album. Molto dipenderà dal momento e da ciò che arriverà dal pubblico.

Tornando all’album, come mai la scelta di uscire in digitale?
Il mezzo di trasporto non mi riguarda, io ci metto i contenuti. Le canzoni sono ciò che conta, se metto Foxy lady in streaming non cambia il piacere di ascoltarla. Ovviamente devi avere belle casse! Personalmente mi sento tantissima musica digitale e mi diverte farmi le playlist, anche se ammetto che i miei storici album li ascolto rigorosamente su vinile.

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