Suarez, come la commissione ha aiutato il calciatore per l'esame-farsa

Suarez, come la commissione ha aiutato il calciatore per l'esame-farsa
di Egle Priolo
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Domenica 6 Dicembre 2020, 08:00 - Ultimo aggiornamento: 12:37

PERUGIA «Allora, mi raccomando io Lorè. Adesso te mando il pdf del testo su cui ha lavorato, lui se lo porta in aereo (…). Gliel'ho mandato io tutto con le cinque parti... con la descrizione delle domande. Quindi lui studia que', l'avremo ripetuto forse venti volte, lui ovviamente parla in spagnolo (…). Tu segui i binari di quello. Mi raccomando, non usci' da quello». È il 16 settembre, mancano meno di 24 ore all'esame di italiano di Luis Suarez che ha terremotato l'Università per stranieri e la professoressa Stefania Spina raccomanda di non uscire dai binari a Lorenzo Rocca che l'indomani, come esaminatore, testerà la preparazione del bomber all'epoca in odore di Serie A e che invece poi resterà nella Liga spagnola.

Preparazione che però, come riporta il gip Piercarlo Frabotta nell'ordinanza con cui ha sospeso per otto mesi i due professori insieme a rettrice e dg della Stranieri, era a dir poco claudicante.

Lo conferma la stessa Spina nella telefonata in cui spiega come Suarez «in realtà parla all'infinito» e nello scambio di messaggi con la rettrice Giuliana Grego Bolli a metà del corso telematico che l'ha impegnata con il calciatore tra il 10 e il 16 settembre e che la professoressa ha definito «ore di parto». «Ma ormai sarà bravissimo», dice la rettrice. «È un bravo A1», risponde Spina con l'emoji che ride. «Perfetto per un B1...», replica Grego Bolli con la faccina atterrita.

«Le parole ironiche e gli emoticon di consapevole meraviglia utilizzati da Grego Bolli – commenta il gip - rendono plasticamente tangibile quanto la rettrice fosse cosciente dell'abuso che si stava andando a perpetrare il 17 settembre, rilasciando ufficialmente un falso attestato di conoscenza della lingua italiana al livello B1 (necessario per il rilascio della cittadinanza utile per il contratto da 10 milioni con la Juventus, ndr) ad un soggetto che aveva una conoscenza pressocché nulla di tale lingua (livello A1». Da qui la necessità, secondo le accuse della procura guidata da Raffaele Cantone, di un esame «praticamente concordato», con tanto di simulazione della prova il 12 settembre «con l'intervento del futuro commissario d'esame Rocca, in violazione delle norme regolamentari – sottolinea il gip -, come ammesso dallo stesso indagato nel corso dell'interrogatorio».

E come emerso dalle indagini della guardia di finanza, che ha analizzato dispositivi elettronici e messaggi, sempre quel giorno Spina «invia via mail a Suarez “il testo per l'esame” (…) tutto ciò, se non bastasse quanto già sopra emerso – scrive Frabotta – offre granitica ed insuperabile prova di come la seduta del 17.09.2020 non sia stata altro che una mera pantomima, una recita a soggetto nella quale esaminatori ed esaminato sapevano già in anticipo tutto quello che sarebbe stato detto in termini di domande formulate e risposte da fornire». Come evidenziato, alla fine, anche nella registrazione audiovideo di quei 20 minuti di esame che dimostra «l'instradamento di Suarez sui “binari” rigidamente prestabiliti e concordati» che «conduce ad affermare che non vi sia stata alcuna verifica tecnica ad opera della commissione del livello di conoscenza della lingua italiana posseduto dal famoso calciatore, il cui esame è stato meramente inscenato». Da qui, le accuse di falsità ideologica (contestata in concorso anche all'avvocato della Juve Maria Turco) e rivelazione di segreti d'ufficio.

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<h2>La corruzione</h2>

E se gli indagati, secondo il gip, hanno perseguito l'obiettivo «dal rilevantissimo valore economico, in sé e anche in via indiretta come fattore incentivante le iscrizioni presso l'ateneo» della «straordinaria, pressocché planetaria, pubblicizzazione dell'immagine dell'Unistrapg», il direttore generale Simone Olivieri – in un altro procedimento – dovrà difendersi anche dalle accuse di corruzione, per quei soldi e ristrutturazioni che avrebbe ottenuto, secondo la procura, in cambio di alcuni appalti. Accuse di cui il dg, assistito dall'avvocato Francesco Falcinelli, nega «fermamente e radicalmente la fondatezza».

Intanto, riguardo questa indagine, Olivieri attraverso il suo legale si dice «fiducioso di poter chiarire la sua posizione» ribadendo la correttezza del proprio operato. A partire dal prossimo giovedì, quando è stato fissato il suo interrogatorio davanti al gip Frabotta. Tra il 9 e il 10, infatti, sono previsti gli interrogatori dei quattro dipendenti sospesi, con le difese (David Brunelli e Cristiano Manni) impegnate a contestare la dura misura cautelare che, tra l'altro, per Grego Bolli, Olivieri e Spina nelle richieste della procura erano direttamente gli arresti domiciliari. La procura intanto attende di poter ascoltare, ancora come persona informata sui fatti, lo stesso Suarez. Chissà se in italiano o spagnolo.

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