Sport, un occhio al mondo del twirling: dove le majorettes incontrano danza e ginnastica artistica

Elena Impeciati, Delegata dell'Umbria racconta lo sport, adatto a tutti, e la sua esperienza

Sport, un occhio al mondo del twirling: dove le majorettes incontrano danza e ginnastica artistica
di Beatrice Martelli
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Martedì 25 Luglio 2023, 14:43

TERNI        Il mondo dello sport si apre a nuovi orizzonti, e a nuove possibilità, e lo sport in voga cambia più spesso di prima. Non solo calcio e pallavolo: tra pole dance e danza aerea le nuove tendenze non mancano mai. Lo sport che potrebbe essere protagonista del prossimo futuro, a Terni, è il twirling, di cui ambasciatrice è Elena Impeciati. Elena, dopo un’esperienza nelle majorettes fin da bambina, ha capito che si può fare molto di più e traslare la disciplina dall'area folcloristica a quella più spiccatamente sportiva, diventando delegata dell’Umbria della prima società di twirling della regione. «Lo sport è imparentato con le majorettes, che, accompagnate dalla banda del paese, sono parte integrante delle feste tradizionali della nostra area: per questo, in realtà, il rapporto con la cultura del territorio rappresenta le radici solide su cui poggiare per costruire qualcosa di nuovo» spiega. «Il twirling è uno sport musicale agonistico ancora poco conosciuto, un mix di danza e ginnastica artistica - da cui prende in prestito anche l'abbigliamento - che si basa di più sull’interpretazione personale e sull’espressività dell’atleta, anche se le figure sono prese in prestito dalla cultura delle majorettes. Sono fondamentali, quindi, la grazia, l’intensità, oltre alla capacità. L’anno scorso ho iniziato con l’apertura di un'associazione sportiva dilettantistica, e essendo la prima in Umbria, sono diventata allenatrice ufficiale e poi delegata, anche grazie all’aiuto prezioso di Rita Placidi, allenatrice capo delegata delle Marche. Poi c'è stato un corso al liceo Angeloni, in collaborazione con la professoressa Daniela De Luca, durante il quale ho lavorato anche con ragazze con disabilità. Per il futuro, ho intenzione di attivare corsi, anche di avvicinamento, che partiranno con ogni probabilità a settembre». Uno sport, quindi, che permette di mettersi alla prova, soprattutto nel momento dell'esibizione individuale, ma che può dare molto anche nel momento dell'esibizione di gruppo: «Si possono esternare le proprie emozioni anche attraverso lo spirito del gruppo, facendo squadra, coordinandosi e dando il meglio anche per tutti gli altri, e trovo che sia importante» racconta infatti Elena. «Le categorie in cui cimentarsi sono moltissime, e ci si può specializzare in ciò che è più congeniale, come il bastone, il salto, insomma, si cerca di valorizzare tutti, dai bambini fino ai trentenni» «L’importante è iniziare».

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