Spoleto/L'artista che fa sculture in chewingum: «È più pericoloso del motocross»

Un scultura in chewingum di Savini
di Italo Carmignani e Antonella Manni
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Giovedì 30 Giugno 2016, 17:51 - Ultimo aggiornamento: 1 Luglio, 21:53
Due Mondi a lunga conservazione. Maurizio Savini, autore del manifesto del Festival di Spoleto 59, ha scelto il chewingum per realizzare le sue sculture e quindi per rimanere nella storia. Del resto,  la gomma da masticare, simbolo di una sguaiatezza consumistica, ha il potere di essere biodegradabile solo dopo molti anni.

"Il mondo vola?" s'intitola la sua personale in mostra a Palazzo Comunale fino al 18 settembre. Sette le sue creazioni esposte, d'impegno giocoso. "L'immagine del manifesto - spiega il curatore, Duccio Trombadori - rappresenta una specie di chewingum accartocciato, un po' ammaccatello come il mondo di oggi". Da qui il titolo col punto interrogativo. Quella di Savini è "una ironica parodia della civiltà delle immagini che fa il verso alla Pop Art e modella con il chewingum figure simbolo del nostro tempo meditando sul contrasto di natura e artificio". Insomma, Maurizio Savini amalgama una parabola sulla storicità di un possibile ‘eterno ritorno dell’identico’ e suggerisce una sorridente perdita di senso. "Savini ama il rischio - riprende Trombadori - basti pensare che prima di fare l'artista si dedicava al motocross". Savini lo guarda e aggiunge: "Ma fare l'artista è ben più pericoloso".
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