È FINITA, LO SPOLETO NON C'È PIÙ

L'arrivo della principessa a Spoleto fu accolto con grande speranza dai tifosi
di Cristiano Pettinari
2 Minuti di Lettura
Martedì 25 Agosto 2020, 16:09
SPOLETO - Fine della storia. La corsa dello Spoleto si ferma a due anni dal novantennale. Vano il tentativo disperato negli ultimi minuti utili prima della scadenza dell’iscrizione al campionato di Eccellenza 2020/21, fissata alle ore 19 di lunedì. Password di accesso irreperibili, Cru messo in allerta e disposto ad attendere, alla fine dati non inseriti e bonifico non inviato. Tardivo l’ok della gestione arabo-americana, giunto intorno alle 18, con un’ora scarsa a disposizione per completare la procedura. Fino a quel momento, in una giornata febbrile, i telefoni della proprietà erano stati irraggiungibili. Sulle spine il diesse Alberto Del Frate che le ha provate tutte nonostante le incomprensioni delle ultime settimane, incluso l’ultima ricucitura che pareva essere quella buona. Nella tarda serata di domenica, infatti, il dirigente spoletino aveva ricevuto conferma della volontà di proseguire da parte della principessa Norah Al Saud e del suo consulente Max Pincione. Sul tavolo un budget ridotto rispetto alle spese folli della passata stagione ma comunque più che sufficiente (circa 100mila euro) e la rassicurazione sul fatto che il giorno successivo, ovvero ieri, l’iscrizione sarebbe stata completata. Nelle ultime ore utili, però, il telefono ha ripreso a squillare a vuoto, senza risposta così come è quasi sempre stato negli ultimi mesi di rinvii e tentennamenti, fino alle 18 quando ormai era troppo tardi: irrintracciabile, a quel punto, il segretario Giampaolo Gorelli, l’unico ad avere in mano le password necessarie. FINE «Non iscritto» dice l’epilogo sulla solita calda estate spoletina. Il finale da giallo, stavolta, fa calare il sipario sulla mitica società biancorossa che spegne i motori dopo 88 anni di storia, gloria e passione. Decadente l’ultimo lustro, segnato da sei proprietà, iscrizioni last minute e gestioni incerte. Nel 2016 la discesa dalla serie D in Eccellenza, da lì progetti annuali con proclami di gloria al vento e rapide cadute. L’ultima non ha fatto eccezione. Il sogno arabo-americano legato al nome della principessa Norah Al Saud si spezza tra mille punti interrogativi. Impossibile decifrarne le scelte dopo che, fino a giugno, l’obbiettivo dichiarato era stato il ripescaggio in serie D. Poi il silenzio assordante e la città, disposta con una mini-cordata a contribuire, messa in attesa. Nelle ultime settimane solo goffi tentativi a vuoto di passare la mano, il più concreto a un gruppo italiano messo insieme dall’agente Fifa ternano Gianluca Marini.
© RIPRODUZIONE RISERVATA