Perugia, ex poliziotto della Stradale diventa istruttore di guida per salvare i ragazzi

Giancarlo Manfolini (FOTO PROFILO FACEBOOK)
di Michele Milletti
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Martedì 20 Giugno 2023, 07:30
PERUGIA - «Arrivo a scuola guida con la motocicletta. È bellissimo “insegnare” una passione. Ed è proprio questo che cerco di spiegare ai ragazzi: guidare una moto o una macchina non è solo un piacere, ma una responsabilità. Bisogna conoscere bene i rischi che si corrono se non si rispettano le regole».
Trenta anni in polizia stradale, migliaia di pattuglie prima e gestione di emergenze poi in sala operativa. Un patrimonio d’esperienza che Giancarlo Manfolini, una volta arrivato il momento della pensione, ha pensato di mettere a disposizione dei più giovani. Perché a 60 anni, anche se si dismette la divisa, non si può restare con le mani in mano. Specie chi ha macinato centinaia di chilometri per assicurare la sicurezza di tutti. E allora ecco l’idea: studiare. Per poi fare qualcosa di utile per se stesso e per gli altri.
Manfolini ha così ripreso gli studi e conseguito il diploma di scuola media superiore sostenendo gli esami di maturità a cinquantanove anni, dedicandosi alla sua passione per le moto. Non si è però fermato qui. Ha infatti preso tutte le patenti di guida e ha frequentato i corsi di abilitazione necessari per sostenere l’esame per la abilitazione a fare l’istruttore di scuola guida (ottenuto a marzo di quest’anno). È quindi diventato istruttore e ora lavora con un’autoscuola di Perugia. Nei giorni scorsi sono arrivate le prime promozioni per i suoi alunni. «Mi dedico a tutti i veicoli, ma - sottolinea all’Ansa - chiaramente con le moto lo faccio con più cuore».
Ma come detto c’è di più. Perché Mafolini sa bene cosa significa intervenire su un incidente stradale, magari con giovani. «Le stragi del sabato sera le ho vissute per davvero e quando gliene parlo ai ragazzi lo capiscono - spiega Manfolini -. Capiscono che certe situazioni sono reali e possono capitare ovunque a chiunque. In quasi tutte le strade in cui passiamo  gli posso raccontare di sinistri e incidenti. Gliene parlo insomma con cognizione di causa».
Parole che si innestano nelle nozioni che un istruttore di guida deve comunque dare. Con l’avvertenza finale: «Si corre solo in pista, non sulle strade. Che siano moto o auto».
E la cronaca purtroppo continua a raccontare quanto di questi insegnamenti ci sia bisogno. Proprio gli agenti della polizia stradale, nel corso dei controlli anti stragi del sabato sera dello scorso week end, hanno bloccato quattro giovani (tra 26 e 39 anni) alla guida completamente ubriachi. 
Mentre a Città di Castello gli agenti della squadra volante hanno bloccato per la terza volta un 43enne alla guida con la patente revocata.
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