PERUGIA - Meno incidenti ma più morti sulle strade, con un costo sociale di oltre 170 milioni di euro. Un tributo pesante pagato in fatto di vite umane, con delle situazioni che devono far particolarmente riflettere. Perché oggi si muore non solo per l’eccessiva velocità o per distrazione, oggi si muore anche per colpa delle buche lungo le strade o per un’auto in sosta illegale. Si muore insomma anche per l’incuria e il non rispetto del codice della strada.
Questi alcuni dei dati del Rapporto Aci-Istat sugli incidenti stradali nella provincia di Perugia nel 2019: anno in cui, secondo i numeri forniti dall’Automobile club di Perugia presieduto da Ruggero Campi, ci sono stati 35 morti (con un aumento del 6 per cento rispetto ai 33 del 2018) a fronte di 1.682 sinistri (diminuiti del 2 per cento rispetto ai 1.718 dell’anno precedente).
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Inquietante, invece, addirittura il dato sul raddoppio dei decessi dei motociclisti, aumentati quelli a bordo di autovetture (+5), mentre pedoni e ciclisti hanno registrato variazioni minori (6 pedoni deceduti rispetto ai 7 nel 2018 e 2 ciclisti contro 1 nel 2018). Dall’analisi delle dinamimche dei sinistri, poi, emerge come la guida distratta seguita da velocità e mancato rispetto della segnaletica siano state le cause principali degli incidenti mortali. Tra quelli sulle strade urbane, oltre agli scontri frontali-laterali avvenuti, per lo più, su rettilineo, (che hanno causato 5 vittime), si segnalano gli urti o sbandamenti causati da ostacoli (anche buche o veicoli in sosta), che hanno provocato la morte addirittura di 4 persone. Dai dati si evince anche come le classi di età più colpite siano gli adulti tra 30-54 anni, soprattutto uomini, e gli anziani over 65 con, rispettivamente, 13 e 11 decessi. In entrambi i casi si tratta soprattutto di conducenti. Tra i feriti il primato va, invece, ai giovani conducenti tra i 18 e i 29 anni. Elemento positivo, infine, è che lo scorso anno non è stato registrato, come nel 2018, nessun decesso tra i bambini (0-13 anni), e questo è un obiettivo specifico dettato dal Piano nazionale della Sicurezza stradale per il 2020.