E così il 26esimo turno di serie B sorride al Grifo, che con questo successo torna a meno tre dalla zona playoff e si allontana di sei dai playout. Un buon margine, in vista del difficilissimo match di sabato prossimo a Frosinone. Al fischio d'avvio è il Perugia a spezzare per primo l'equilibrio dei minuti iniziali. Provano a sorprendere la difesa palermitana Di Carmine, Cerri e Mustacchio al 10' e al 22', ma Pomini si fa trovare pronto in entrambe le occasioni. I rosanero cercano l'allungo al 30' con una punizione dal limite, ma la botta di Trajkovski finisce sulla barriera. I primi 45' di gioco finiscono con un contropiede sprecato dai padroni di casa.
Nella ripresa, al 60', i primi cambi per Breda e Tedino. Reagisce meglio il Palermo, stabile nella metà campo perugina, che cerca la rete con Nestorovski. Al 79' il Perugia trova il modo di uscire dall'assedio del Palermo, ma Di Carmine di testa su cross di Nura si fa respingere il colpo a botta sicura prima dal portiere ospite Pomini e poi dalla traversa. Nel finale è proprio Di Carmine a sbloccare, trovando il gol del definitivo 1-0 nel primo di 5' di recupero.
Al termine della gara, ovviamente, i sentimenti sono contrapposti sulle due sponde. Ecco Breda: «Anche nei momenti di difficoltà è rimasta sempre viva la voglia di segnare. Le occasioni più importanti le abbiamo avute sempre noi, la squadra ci ha sempre creduto. Una vittoria che significa tanto per i tre punti, ma dire che è una svolta è una chimera. Dobbiamo battagliare a ogni partita. Viviamo alla giornata, tra un mese e mezzo vediamo. Dove potrà giocare Diamanti? Non è da escludere un 3-4-1-2 ma vediamo».
Il tecnico rosanero, Bruno Tedino, è comprensibilmente rabbuiato. «Perdere una gara così ha dell'incredibile, siamo alla terza sconfitta consecutiva, ma stavolta abbiamo perso per una giocata da campione di Cerri e per la capacità di Carmine di fare gol».
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