Terni, fialette di metadone nei luoghi dello spaccio
Scoperta una baracca del "buco" tra lo Staino e l'ospedale

Terni, fialette di metadone nei luoghi dello spaccio Scoperta una baracca del "buco" tra lo Staino e l'ospedale
di Monica Di Lecce
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Lunedì 6 Febbraio 2023, 00:20

Ci sono anche fialette di metadone lungo le vie del “buco”. Sebbene in una percentuale molto bassa, sono state comunque trovate tracce del consumo della sostanza sotto i ponti. Lo sa bene Dino Cecconi, presidente dell’associazione Safeguard Sea rive lake, che periodicamente scende lungo le rive del fiume per bonificarle dai rifiuti e dalle siringhe.
«E’ capitato, seppur raramente e comunque in proporzione decisamente inferiore al numero di siringhe, di trovare anche le fialette di metadone vuote e solo in determinate zone – racconta Dino Cecconi – Le ho trovate per lo più sotto il ponte Centurini mentre sotto ponte Carrara che è più frequentato e dove il numero di siringhe è più importante, quasi mai».
Proprio in questi giorni il presidente di Safeguard Sea rive lake ha fatto anche un’altra scoperta: una sorta di baracca del “buco” a due passi da vocabolo Staino e dall’ospedale. Un luogo appartato ma, neanche troppo, in cui i tossicodipendenti vanno a bucarsi.
«Provenendo dal Caos e diretti verso l’ospedale – spiega – appena usciti dal sottopasso di via Giandimartalo da Vitalone sulla destra c’è una staccionata che delimita il percorso pedonale. Nel tratto che sta proprio davanti al sottopasso, con le spalle all’ospedale, ci sono dei gradini di pietra che salgono un po’ e si addentrano tra la vegetazione. Già lungo i gradini si trovano tante cartacce e siringhe, ma è addentrandosi appena un po’ dentro la vegetazione che si trova una sorta di accampamento».

L’area, seppur nascosta dalla fitta vegetazione, si trova a 20-30 metri dal passaggio per i pedoni. «E’ stata delimitata con una striscia rossa e bianca – prosegue Dino Cecconi – con bastoni e cartoni è stata creata all’interno una sorta di baracca». Nel video girato da Cecconi si vede nitidamente che tra la vegetazione, è stato creato questo “luogo protetto”: schermato con sacchi di immondizia neri e due teli rosso e beige. Un luogo aperto ma lontano da sguardi indiscreti. Il tappeto di siringhe in terra la dice lunga sui suoi frequentatori. Del resto sono diversi i posti in questa zona scelti dai tossicodipendenti per bucarsi. Già nei mesi scorsi, proprio dalle pagine de “Il Messaggero”, lo stesso Cecconi aveva lanciato il grido d’allarme per la presenza delle siringhe sotto i ponti. «Percorrendo il tratto che va dalla zona della pineta Centurini fino a dietro lo stadio Liberati, passando quindi per i ponti Centurini, Carrara, Romano, Allende, troviamo le siringhe un po’ dovunque – aveva raccontato - Ogni volta che procediamo con la rimozione, tiriamo su bidoni interi di siringhe».
Un mese fa il presidente di Safeguard Sea rive lake è tornato sotto Ponte Carrara. Qui, da tempo, dorme un senzatetto. Cecconi ha filmato il tappeto di siringhe e rifiuti che circondano le coperte dell’uomo.
 

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