Si è disintegrato nell'impatto con l'atmosfera, senza provocare danni il satellite europeo Goce, che per due giorni ha tenuto in molti col fiato sospeso, Italia e Umbria comprese. L'impossibilità di prevedere esattamente data e luogo dell'impatto aveva infatti generato il timore che i frammenti prodotti potessero cadere su zone popolate, nonostante gli esperti dell'Agenzia Spaziale Europea (Esa) avessero considerato questa eventualità molto remota.
La prima finestra di pericolo attesa fra le 9 e le 11 di domenica ma ha dato esito negativo. L'attenzione degli esperti, di Protezione civile e vigili del fuoco, ma anche di tanti curiosi, si è spostata fra le 19.30 e le 20.30 di domenica quando era attesa una seconda finestra di allarme.
Ma, esattamente come quella attesa per le prime ore di lunedí, non ha dato alcun tipo di allarme. Curioso l'ordine impartito ai vigili del fuoco durante le 48 ore di emergenza proclamate dalla Protezione civile: «Tenete in considerazione tutte le possibili segnalazioni di oggetti che cadono dall'alto».
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