SAN GEMINI - Daniel Leone, 28 anni, ex portiere di Reggina e Catanzaro, apparteneva anche alla storia della Sangemini. Negli stabilimenti delle acque minerali umbre era conosciuto come “Il campione”: era il figlio di Michele Leone, delegato di fabbrica di Uila. Da “Leone” ha combattuto contro un tumore al cervello. Un male scoperto nel 2014 che lo porta a sottoporsi ad interventi chirurgici e cure fino a strapparlo alla vita il 2 ottobre 2021. Prematuamente. Originario di Pietramelara, nel Casertano, era tesserato per la Reggina quando scopre di avere il cancro. Reagisce, tornando in campo dopo pochi mesi. Nel 2017 però, quando era tesserato per il Catanzaro, una ripresa di malattia lo allontana definitivamente dal calcio. La sua scomparsa tocca tutti: parenti, amici, compagni di squadre, lavoratrici e lavoratori della Sangemini.
Quella comunità, la fabbrica in cui lavora da trent’anni Michele, suo padre, si stringe nel dolore. Per ricordare “Il campione” , Rsu e vertici aziendali decidono di intitolare una sala dello stabilimento a Daniel.