Ha quindi garantito la salvaguardia dei posti di lavoro di tutti gli operai, aggiungendo che «verranno mantenuti gli impiegati che servono». «Il mio obiettivo - ha spiegato, in particolare - è di produrre all'anno 100 milioni di pezzi per il marchio Sangemini, 250 milioni per la Viva e 100 milioni per la Fabia. La Sangemini è un grande marchio, un'azienda con grande potenzialità, la mia è l'unica offerta seria che può essere portata avanti per garantire la continuità aziendale e garantire lo sviluppo». Attualmente, in base a quanto riferito nei giorni scorsi dalla Sangemini durante il tavolo di crisi convocato in prefettura, l'azienda sta trattando per la cessione con il gruppo Norda, considerato l'unico gruppo che le banche creditrici hanno ritenuto affidabile.
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