Sangemini, l'imprenditore Francesco Agnello
esce allo scoperto e promette investimenti

Volantinaggio dei dipendenti Sangemini
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Martedì 17 Dicembre 2013, 17:12
SAN GEMINI Circa 450 milioni di pezzi all'anno prodotti complessivamente, per un fatturato da raggiungere di 68 milioni di euro: sono alcuni degli obiettivi del piano di sviluppo del gruppo Sangemini redatto dall'imprenditore campano Francesco Agnello, che stamani, a Terni, ha illustrato alla stampa la sua proposta di acquisto dell'azienda delle acque minerali. «Ho fatto pervenire da tempo ufficialmente la mia offerta sia alla banche che al tribunale - ha detto - nel frattempo ho partecipato anche al bando aperto dalla stessa Sangemini, rispettando tutti i termini prestabiliti, ma nessuno mi ha risposto». Agnello ha quindi spiegato che il suo piano prevede un'offerta di 20 milioni di euro liquidi, garantiti subito attraverso capitali personali, e 15 milioni di investimenti nell'anno solare. Verrebbero inoltre saldati tutti i pagamenti dovuti ai creditori.
Ha quindi garantito la salvaguardia dei posti di lavoro di tutti gli operai, aggiungendo che «verranno mantenuti gli impiegati che servono». «Il mio obiettivo - ha spiegato, in particolare - è di produrre all'anno 100 milioni di pezzi per il marchio Sangemini, 250 milioni per la Viva e 100 milioni per la Fabia. La Sangemini è un grande marchio, un'azienda con grande potenzialità, la mia è l'unica offerta seria che può essere portata avanti per garantire la continuità aziendale e garantire lo sviluppo». Attualmente, in base a quanto riferito nei giorni scorsi dalla Sangemini durante il tavolo di crisi convocato in prefettura, l'azienda sta trattando per la cessione con il gruppo Norda, considerato l'unico gruppo che le banche creditrici hanno ritenuto affidabile.
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