«Salviamo le Rossana»
3mila firme on line

Giuseppe e Andrea, i ristoratori de "Il Paiolo"
di Federico Fabrizi
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- Ultimo aggiornamento: 8 Marzo, 12:00
PERUGIA «Gestiamo un ristorante proprio qua dov’era la prima fabbrica Perugina... beh questa cosa che forse spariranno le Rossana non ci piace, così abbiamo avviato una petizione on line...». Risultato: in un attimo quasi 3mila adesioni. Potere delle caramelle, quelle dei cofanetti delle nonne, finite nei social network e addirittura nel portale “change.org”. Nella ricetta ci sono mandorle, nocciole e latte. L’ultima ad aver confessato la sua debolezza - magari sarà il colore della confezione - la leader dura e pura della Cgil Susanna Camusso, nei giorni scorsi a Perugia: «Le Rossana? Oh... le mie preferite».  
Oggi le storiche caramelle della scuderia Perugina inventate da Luisa Spagnoli fanno i conti con il tempo che passa. Nel piano industriale pensato da Nestlé per la fabbrica di San Sisto ci sono 60 milioni di investimenti per i prossimi tre anni che hanno al centro il Bacio, da produrre a Perugia e spedire in tutto il mondo. E le Rossana? Nel linguaggio freddo ma chiaro dei manager la risposta suona così: «Non più strategiche».
Che vuol dire? Largo alle ipotesi. Cessione della produzione ma non del marchio? Vendita? Affitto? Troppo presto per dirlo. Ma abbastanza per convincere due ragazzi che di mestiere fanno i ristoratori proprio nell’edificio in cui nacque la Perugina a dire: «Beh, sarebbe davvero un peccato».
Giuseppe e Andrea gestiscono “Il Paiolo”, in via Alessi: «Siamo due ragazzi campani - racconta Giuseppe - siamo qui da giugno... qua c’è anche una targa che ricorda proprio la nascita della Perugina. Pensiamo semplicemente che le Rossana siano un prodotto italiano storico e tali dovrebbero rimanere». E a quanto pare in tanti la pensano così. «Io le Rossana me le ricordo perché erano le caramelle che mi dava sempre mia nonna - prosegue Giuseppe - abbiamo intrapreso questa iniziativa soltanto da un paio di giorni e inaspettatamente tantissima gente ha risposto: ne siamo felici... insomma noi almeno ci proviamo». La petizione da “change.org” sarà inviata alla multinazionale Nestlé, al Governo, al Ministero dello Sviluppo economico e alla Regione. Anche da Facebook è partito qualcosa di simile. Il gruppo “Salviamo le Rossana. Che piacciano e meno facciamolo per le nostre nonne” conta 22mila partecipanti. 

Intanto in questi giorni sono state avviate le assemblee nello stabilimento di San Sisto. «Luci e alcune ombre che devono ancora essere chiarite», il giudizio dei sindacati, decisi a provarle tutte per mantenere le Rossana all’interno della produzione della fabbrica di Perugia. «Altre soluzioni aprirebbero scenari pericolosi».
Alla produzione e al confezionamento delle caramelle Rossana e dei biscotti Ore liete - che rischiano di fare la stessa fine - oggi lavorano circa cento persone. Certo, di caramelle e biscotti si parlerà il prossimo 7 aprile, nel faccia a faccia previsto tra la multinazionale Nestlé e i sindacati.
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