Roila: «A meno di una catastrofe nucleare i tumori a Terni non possono essere raddoppiati». Coletto: «I dati sono aggiornati e sono in linea con la media regionale»

Roila: «A meno di una catastrofe nucleare i tumori a Terni non possono essere raddoppiati». Coletto: «I dati sono aggiornati e sono in linea con la media regionale»
di Aurora Provantinj
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Sabato 15 Luglio 2023, 23:40 - Ultimo aggiornamento: 16 Luglio, 08:50

TERNI - «In tutto il mondo non c’è Registro Tumori di Popolazione che abbia documentato un raddoppio di nuovi casi di carcinomi maligni in un intervallo di tempo di uno o due anni dalla precedente rilevazione. Men che meno una triplicazione. Anche perché a meno di una catastrofe nucleare gli aumenti, in genere, sono numericamente modesti seppur sempre significativi». Fausto Roila, professore ordinario di oncologia medica dell’Università degli Studi di Perugia e coordinatore della Rete Oncologica dell’Umbria, sul “caso” Terni, dice: «Impossibile che nella Conca ci sia una aumento del 100 o del 200 per cento dei casi. Se ci fosse saremmo già circondati da epidemiologi alla ricerca della cause di un tale disastro». «Infatti non c’è – conferma l’assessore alla Sanità, Luca Coletto - e sono contento che un oncologo come il professor Roila faccia il paragone con il resto del mondo». Coletto conosce già i dati di Terni: «Sono stati aggiornati al 2019 e saranno resi noti tra pochissimi giorni. L’attività del Registro, grazie alla collaborazione tra l'Università di Perugia, il servizio epidemiologico regionale e Punto Zero, ci consente anche di sapere in quale parte della nostra regione ci si ammala di più di un determinato tumore. Per Terni - ma ne parlerà dettagliatamente il professor Fabrizio Stracci al momento della presentazione ufficiale dei dati - c’è una maggiore incidenza di carcinomi della mammella nelle donne e del cancro del polmone negli uomini - non di morti – rispetto ad altre parti dell’Umbria, che non sfora comunque il 13 per cento. Ma Terni è una città industrializzata – evidenzia Coletto - che ha le caratteristiche morfologiche di una conca e non a caso a Terni abbiamo lo Studio Sentieri che valuta l’impatto degli agenti inquinanti sulla salute della popolazione residente. Oltretutto a Terni come nel resto della regione sono diminuiti i casi di carcinomi infiltranti del colon retto (soprattutto nei maschi) grazie alla campagna di prevenzione effettuata dalla Regione Umbria. A proposito di prevenzione, è importante sottolineare che in tutta l’Umbria e anche a Terni la mortalità per tumori è in diminuzione in entrambi i sessi. Che si muore di meno di cancro, cioè». Poi da Coletto un altro annuncio: «Per quanto riguarda il tumore gastrico che ha un'incidenza di una certa entità nella Velnerina Ternana, abbiamo attivato un programma di screening per avere una mappatura aggiornata». Sulla necessità comunque di migliorare la qualità dell’aria e quindi di vita dei ternani, interviene il consigliere regionale Thomas De Luca (M5S): «La situazione a Terni non è solo da tenere sotto controllo. Non possiamo solo fare monitoraggi ma agire per ridurre i fattori emissivi. I livelli di inquinanti sono superiori ai limiti. E anche se l’incidenza dei tumori non è così drammatica come la prospettano gli “sparoni” (il riferimento è al sindaco Bandecchi che in consiglio comunale ha detto che i casi di cancro a Terni sono raddoppiati, ndr), l’aria non è così pura come ce la vogliono far passare i “negazionisti”».

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