Rifiuti, indagine da un miliardo
Perugia, acquisizioni della Finanza

Il capo della procura regionale della Corte dei Conti, Antonio GIuseppone
di Luca Benedetti
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Sabato 18 Novembre 2017, 20:45
PERUGIA- Nei giorni caldi lunghi ormai ben più di un anno, sul pianeta rifiuti plana un altro occhio. Che guarda un passaggio chiave rispetto a quello che è successo, tra inchieste, crisi e veleni, per Perugia e dintorni. È la Corte dei Conti, che dopo aver chiuso un fascicolo quantificando un danno erariale di 25 milioni di euro mettendo in fila i vecchi peccati degli ex dirigenti di Gest, Gesenu e Tsa (vicenda legata a quella penale), fa un altro passo avanti. 
Il passo avanti è l’acquisizione di documenti in Comune fatta nelle scorse settimane tramite il Nucleo di polizia tributaria della Guardia di Finanza.
Il capo della procura contabile, Antonio Giuseppone, ha chiesto alle Fiamme Gialle di acquisire gli atti di gara de appaltone da un miliardo di euro aggiudicato nel novembre 2009 a un raggruppamento temporaneo di imprese con Gesenu spa capogruppo. Il passo indietro da cui nasce tutta la partita dei rifiuti per l’ambito del Perugino (Ati 2, 24 Comuni) e che si chiuderà nel 2024, data fino a cui l’appalto resterà in piedi.
Tra i documenti richiesti al Comune di Perugia anche la copia della proposta offerta del raggruppamento temporaneo di imprese che si è aggiudicato la gara. Un passo pesante sul fronte degli accertamenti per la vicenda rifiuti.
Per quell’appalto c’è una guerra che non è ancora finita. Perché il Consiglio di Stato il 18 aprile troverà le carte passate per il Tar a cui si era rivolto il Comune di Assisi per dire no alla gara. Tra l’altro da Assisi accusavano il fatto che il costo dell’allora Tia sarebbe salito del sessanta per cento. Ecco il nocciolo di quella sfida.
A Perugia si sono mossi i Cinque Stelle. Con la capogruppo Cristina Rosetti che due anni fa ha presentato un dettagliato esposto, proprio sull’appalto da un miliardo, all’Anac di Raffaele Cantone.
Tra l’altro i grillini ipotizzavano per l’appalto a cui, otto anni fa, ha partecipato solo chi ha vinto, una violazione delle norme sulla concorrenza.
Adesso c’è la richiesta di documentazione da parte della Corte dei Conti che può aprire altri scenari su una vicenda che ha creato, da anni, polemiche e veleni. Senza contare le inchieste che hanno squassato non solo il mondo intorno a Gesenu.
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