Gli investigatori sospettano che la straniera, una volta scoperta, abbia lasciato il capoluogo per un'altra città dove proseguire la sua attività illecita. Dall'indagine è emerso che da tempo la nordafricana svolge la professione di badante agli anziani al loro domicilio o presso le strutture ospedaliere.
Le indagini della divisione anticrimine hanno però evidenziato - spiega la Questura - che in almeno tre casi si sono presto trasformati in sue vittime. La polizia ha infatti accertato che un ottantenne ha versato all'algerina 70 mila euro, in «minima parte» in cambio di prestazioni sessuali e il resto per prestiti su asserite improrogabili cure mediche di familiari rivelatesi del tutto infondate. Le «pressanti attenzioni» nei confronti dell'anziano hanno anche portato a un «ammonimento», vista la sua condotta considerata perseguitatrice.
Dall'indagine è però emerso che la badante ha continuato a chiedere costantemente denaro all'anziano, cercando di incontrarlo in tutti i luoghi abitualmente frequentati, anche al supermercato. Per questo è stata denunciata, a febbraio, dalla divisione anticrimine anche per atti persecutori.
Indagando su questa vicenda gli agenti hanno scoperto che alcuni mesi prima la donna aveva truffato un altro anziano, 86enne, al quale aveva già sottratto oltre 15 mila euro. Anche per questa vicenda è stata indagati per truffa aggravata. In un terzo caso sono stati i parenti di un anziano che accudiva l'anno scorso a rivolgersi alla polizia, dopo avere scoperto che durante il periodo in cui lo ha frequentato sono stati prelevati, senza giustificato motivo, circa 20 mila euro dal conto corrente.
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